Cultura e Spettacoli / Valle Brembana
Giovedì 02 Settembre 2010
Oltre il Colle, tutto pronto
per la «cattedrale verde»
Una cattedrale a 5 navate e 42 colonne costruita con 1.800 pali di abete, 600 rami di castagno, 6 mila metri di rami di nocciolo e 42 piante di faggio - uniti da legno flessibile, picchetti, chiodi e corde secondo l'antica arte dell'intreccio - è sorta ai piedi del Monte Arera a Oltre Il Colle, (Bergamo) a 1.345 metri di altitudine.
La cattedrale vegetale è un'opera “abitabile” progettata da Giuliano Mauri, artista scomparso nella primavera del 2009, riconosciuto a livello internazionale per l'originalità della riflessione artistica e l'unicità delle sue opere. Al figlio Roberto e a una squadra di abili carpentieri si deve il complesso lavoro di cantiere per l'innalzamento della cattedrale sulla base del progetto, dei disegni e delle indicazioni elaborate da Giuliano Mauri tra il 2008 e 2009.
Un progetto complesso che ricorda la determinazione dell'artista che ne ha seguito con particolare passione le fasi progettuali, trovando sulle pendici alberate e nelle alture aride del Monte Arera un luogo di intensa tensione poetica vissuto anche nel contrasto con le dismissioni sciistiche che ancora segnano parte del territorio. La Cattedrale Vegetale, all'avvio della salita per il Pizzo Arera, sorge inaspettata al centro di una radura silenziosa circondata da una cortina naturale di alberi dalla quale è possibile godere della vista delle cime del Pizzo Arera, dell'Alben e del Grem e delle ampie vallate circostanti. L'architettura vegetale è alta da 5 a 21 metri, lunga 28,5 e larga 24 metri e copre 650 metri quadrati di superficie. La sua ideazione prevede negli anni la crescita di faggi all'interno delle 42 colonne costruite interamente da materiale vegetale.
La crescita degli alberi segnerà in circa venti anni la contemporanea trasformazione e perdita della struttura lignea originaria lasciando così che la natura prenda il sopravvento sul gesto artistico di cui resterà solo memoria formale. Le tecniche impiegate da Giuliani Mauri negli ultimi vent'anni per la costruzione delle “opere abitabili” - articolate manipolazioni creative che utilizzano le procedure primarie della cultura materiale - costituiscono un elemento centrale nel percorso artistico di Mauri. Un percorso che nega un superficiale ”richiamo alla natura” ma che indica il superamento dell'antica opposizione tra natura e cultura, tra artefatto e prodotto naturale. Ciò costituisce nelle sue opere un'inedita forma di alleanza, scevra da facili interpretazioni ma insieme immediata nella sua percezione e anticipatrice verso le attuali riflessioni di ecosistema.
In questa direzione la caducità dei materiali ne determina spontaneamente un ciclo di vita limitato ma indicativo di percorsi futuri e di nuovi gesti possibili. Nella stessa dimensione di ricerca il richiamo formale e nominale alla cattedrale è stato scelto dall'artista come simbolo laico di una ricerca spirituale aperta alla differenza e alla molteplicità. La Cattedrale Vegetale, con la sua struttura aperta e percorribile in ogni direzione potrà essere nel tempo, come già nelle intenzioni dell'artista, teatro naturale per eventi legati ad altre discipline della creatività, luogo di sosta solitaria o di aggregazione per momenti formativi ed educativi oltre che punto di partenza e di arrivo tra i sentieri delle Orobie.
La cattedrale sarà inaugurata sabato 4 settembre 2010 alle 10.30. Seguirà la presentazione del progetto di valorizzazione dei sentieri dei Fiori e delle Farfalle, che sarà possibile osservare da vicino grazie all'escursione guidata sul Pizzo Arera con gli esperti del Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi di Bergamo” e concluderà le iniziative del Parco delle Orobie Bergamasche per l'Anno Internazionale della Biodiversità.
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