Film di fantascienza e film di avventura che raccontano viaggi nel tempo e incontri con strane creature. Dal 18 novembre all’8 dicembre arriva a Bergamo e Cene la rassegna «Creature dal tempo e dallo spazio». L’iniziativa è organizzata dal Comune di Bergamo Attività Culturali e turismo, Museo Civico di Scienze Naturali Caffi in collaborazione con Lab 80, Sistema Territoriale Triassico, Parco Paleontologico di Cene, Comunità Montana Valle Seriana.
IL PROGRAMMA
A BERGAMO
Sabato 18 novembre
Sala Curò in Cittadella – ore 16,30
L’AMBRA. MACCHINA DEL TEMPO
(Gran Bretagna 2003, 49’)
di John Aitchison
L’ambra è una delle grandi passioni di David Attenborough che è affascinato dalla sua bellezza e dagli animali conservati al suo interno, perfetti in ogni dettaglio. In un viaggio personale traccia la storia di un pezzo che possiede sin da ragazzo, viaggiando indietro nel tempo milioni di anni fino all’epoca dei dinosauri. Il film ha partecipato alla XV Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico 2004 Il documentario è presentato dalla dott.ssa Fabiana Zandonai del Museo Civico di Rovereto.
Domenica 19 novembre
Sala Curò in Cittadella – ore 16,30
NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO
(Kaze No Tani No Naushika, Giappone 1984, 116’)
di Hayao Miyazaki
Dopo una guerra di sette giorni il mondo è stato distrutto e si è trasformato in una landa desolata popolata solo da insetti giganteschi e da funghi enormi che rilasciano spore velenose. Una foresta tossica, denominata “Mare della Putrefazione”, avanza a vista d’occhio. Ai suoi margini, nei piccoli lembi di terra scampati, alcuni piccoli regni sono costantemente in guerra tra loro. Uno di questi, governato da Jihl, si trova nella Valle del Vento dove le brezze oceaniche non permettono al Mare della Putrefazione di arrivare. Jihl ha una figlia, Nausicaa, capace di cavalcare il vento e di volare come fanno gli uccelli. Quando la Valle del Vento è minacciata dai nemici che vogliono conquistarla, solo Nausicaa può fare qualcosa prima per salvare il piccolo regno.
Giovedì 23 novembre
Sala alla Porta S.Agostino – ore 21
TARANTOLA
(Tarantula, Usa 1955, 80’)
di Jack Arnold, con John Agar,Mara Corday
Sottoposta a radiazioni da uno scienziato che cerca il modo di risolvere il problema della nutrizione ell’umanità, una tarantola si ingrandisce fino a trasformarsi in uno spaventoso e pericoloso insettone. Realizzato in economia, ma altamente spettacolare, il film sembra costruito sul doppio binario della metamorfosi del dottor
Deemer e della tarantola.Deemer non sa di essere vittima dei suoi stessi esperimenti sbagliati. Al dramma dell’uomo fa da contrappunto il dramma silenzioso dell’insetto che ingigantisce.Vero protagonista del film, il ragno rappresenta la disperazione di una natura brutalmente oltraggiata. Fin dal suo primo apparire, la tarantola
è la “cosa”primordiale e sfuggente che la scienza e la ragione tentano di tenere sotto controllo senza riuscirvi. Uno dei classici della fantascienza. Serrato il ritmo, godibili gli effetti speciali, ottima la regia. Nella sequenza finale c’è anche Clint Eastwood, nella parte del capo di una squadra di soccorso.
Venerdì 24 novembre
Sala alla Porta S.Agostino – ore 21
2002 LA SECONDA ODISSEA
(Silent Running, Usa 1972, 89’)
di Douglas Trumbull, con Bruce Dern, Cliff Potts, Ron Rifkin
L’astronave Valley Forge deve conservare quello che resta della vegetazione terrestre, dopo che sul nostro pianeta la natura è stata distrutta dalle guerre nucleari.
Quando il giardiniere riceve l’ordine di distruggere tutto, disubbidisce e lascia andare la sua serra spaziale verso il nulla sperando che possa essere utilizzata da qualcun altro. Un’arca di Noè dimenticata, vagante nel cosmo senza speranza di approdo sicuro, accudita amorevolmente da indistruttibili macchine che hanno sostituito una umanità indifferente e distratta. Esordio nella regia del premio Oscar per gli effetti speciali di 2001, che risponde al pessimismo di Kubrick con una dichiarazione di ottimismo ecologico. Uno dei pochi film dove il peso degli effetti speciali non soffoca la dimensione umana del racconto.Anzi,Trumbull arriva a umanizzare i simpatici robot che aiutano Dern (bravissimo) nella sua opera. Tra gli sceneggiatori Michael Cimino. La colonna sonora è arricchita dalla voce di Joan Baez. (Paolo Mereghetti)
Sabato 25 novembre
Sala alla Porta S.Agostino – ore 16,30
GORGO
(Gran Bretagna 1960, 76’)
di Eugene Lourie, con Bill Travers,William Sylvester
Nel mare d’Irlanda, il battello “Triton” cattura un mostro marino, risvegliato, forse, da una recente tempesta. L’animale, ribattezzato con il nome “Gorgo”, viene trasportato a Londra ed esposto alla curiosità della gente, prima in un circo, poi, dal momento che manifesta forza e aggressività, in una vasca ben protetta nelle vicinanze del Tamigi. Gorgo, per quanto enorme, è, in realtà, soltanto un “cuccioletto”: ben presto sua madre, di dimensioni gigantesche, risale il corso del fiume per liberarlo. Mentre in altre occasioni il mostro è sacrificato alle ragioni della civiltà, qui esce vittorioso e torna sano e salvo nel proprio ambiente naturale. Poco importa se ha colato a picco mezza flotta di Sua Maestà Britannica e polverizzato il Big Ben ed altre storiche attrattive turistiche londinesi: Gorgo è simbolo di una natura che va rispettata. Buoni gli effetti speciali. Ricca fotografia in technicolor di Freddie Jones, operatore di David Lean.
Domenica 26 novembre
Sala alla Porta S.Agostino – ore 16,30
RODAN IL MOSTRO ALATO
(Sora no Daikaiju Rado, Giappone 1956, 79’)
di Hinoshiro Honda, con Sahara Kenji, Shirakawa Yumi
Misteriose disgrazie funestano una miniera di carbone nella regione di Kyushu: le gallerie sono infestate da larve giganti, alcuni operai trovano una orribile morte e la temperatura nella zona degli scavi subisce un inspiegabile aumento. La causa di tutto sono le radiazioni atomiche che hanno schiuso l’uovo di un animale preistorico generando un mostro dalle sembianze di un gigantesco uccellaccio. Rodan, è questo il nome dell’animale, scorrazza in lungo e in largo distruggendo campagne e paesi aiutato ben presto da una creatura della sua stessa razza, anche lei fuoriuscita dal sottosuolo. Le forze armate, a suon di cannonate,bersagliano la coppia di mostri e provocano il risveglio di un vulcano che provvidenzialmente distrugge la compagna di Rodan. Rimasto solo, il mostro alato si precipita nel mare, non volendo, forse, sopravvivere alla solitudine. Favola amara, ravvivata da un buon uso del colore e da una particolare cura per gli effetti speciali, in cui i mostri sono, alla fin fine, vittime degli uomini.
A CENE
Venerdì 8 dicembre
Sala comunale di Cene – ore 16
NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO
(Kaze No Tani No Naushika, Giappone 1984, 116’)
di Hayao Miyazaki
Dopo una guerra di sette giorni il mondo è stato distrutto e si è trasformato in una landa desolata popolata solo da insetti giganteschi e da funghi enormi che rilasciano spore velenose. Una foresta tossica, denominata “Mare della Putrefazione”, avanza a vista d’occhio. Ai suoi margini, nei piccoli lembi di terra scampati, alcuni piccoli regni sono costantemente in guerra tra loro. Uno di questi, governato da Jihl, si trova nella Valle del Vento dove le brezze oceaniche non permettono al Mare della Putrefazione di arrivare. Jihl ha una figlia, Nausicaa, capace di cavalcare il vento e di volare come fanno gli uccelli. Quando la Valle del Vento è minacciata dai nemici che vogliono conquistarla, solo Nausicaa può fare qualcosa prima per salvare il piccolo regno
Sabato 9 dicembre
Sala comunale di Cene – ore 16,30
THE ABYSS
(Usa 1989, 140’)
di James Cameron con Ed Harris,Mary Elizabeth Matrantonio,Michael Biehn
In navigazione al largo delle coste di Cuba, il sommergibile nucleare americano USS Montana rileva la resenza di un oggetto non identificato che si avvicina rapidissimo. Il tentativo di allontanarsi non riesce e la turbolenza della scia dello sconosciuto natante investe l’unità scagliandola contro una parete di roccia. Gravemente danneggiato e fuori controllo, il Montana cola a picco. Un oggetto incomprensibile e luminosissimo sale dall’abisso per esplorare ed esaminare gli umani, sempre scortato da un minuscolo compagno. Considerato da molti l’opera migliore di Cameron, The Abyss è una splendida avventura sottomarina in cui si mescolano con perfetta alchimia e senza cali di tensione fantascienza, azione, dramma e amore. Il film ha vinto un Oscar per gli effetti speciali visivi, il più eclatante dei quali è di certo lo stupefacente pseudopodo liquido che gli alieni usano per curiosare nella Deepcore. La regia di James Cameron è stata premiata con il Saturn Award dalla Academy of Science Fiction, Fantasy Horror Films.
(14/11/2006)
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