Chiude il Festival della Cultura:
31 proposte, 38 mila presenze

Il Festival Internazionale della Cultura Bergamo chiude i battenti della
prima edizione con bilancio soddisfacente e con un arrivederci al prossimo anno, quando il nuovo cartellone primaverile sarà all'insegna delle «Passioni», che seguiranno le «Emozioni», ovvero il filo conduttore dell'anno zero della kermesse.

Dal 15 al 29 maggio al Festival hanno partecipato oltre 38.000 persone: 8.000 nei teatri, le restanti nei vari eventi sparsi per la città. Il gruppo relativo al Festival sul social network Facebook ha registrato più di 500 iscritti, 30 mila le visualizzazioni del sito internet della manifestazione.

Sono state 31 le proposte artistiche e culturali, tutte gratuite, per un totale
di 250 artisti coinvolti, tra professionisti ed emergenti, provenienti dal
nostro territorio, dall'Italia, ma anche dagli Stati Uniti e dall'Australia.
Il Festival si è concluso con un tributo al cinema, conferendo il Premio
alla Carriera al maestro Pupi Avati.

La manifestazione ha seguito un itinerario emozionante tra concerti di musica classica e jazz, spettacoli a passo di danza e ritmo di tango, workshop fotografici e musicali, convegni d'architettura, incontri con i giovani studenti delle scuole e universitari sul linguaggio cinematografico, la mostra fotografica dell'artista Mario Cresci, allestita a Palazzo Frizzoni, e quella di “Gianni Berengo Gardin”, organizzata dal Rotary International Distretto 2040 col patrocinio della Provincia di Bergamo.

Tra le serate maggiormente applaudite (che hanno registrato il tutto
esaurito) i concerti di Boaz Sharon e di Dejan Sinadinovic, Il tango delle
stagioni, spettacolo di danza e musica a sostegno dell'associazione
Italiana Parkinsoniani - sezione Bergamo, allestito nel suggestivo Teatro
Sociale, l'incontro tra musica classica e jazz di From music to music al
Centro Congressi Giovanni XXIII, il Requiem di Mozart eseguito
nell'Auditorium del Seminario dalla University of New Mexico Symphony
Orchestra e dall'Orchestra Filarmonica Italiana, dirette dal maestro
americano Lonnie Klein, e interpretato dai cori Bach di Milano e
University of New Mexico Concert Choir, diretti rispettivamente dai
maestri Sandro Rodeghiero e Bradley Ellingboe.

«Tra gli obiettivi del Festival c'erano - dichiara soddisfatto Casto Jannotta, presidente del Festival Internazionale Cultura Bergamo - il valorizzare la bellezza delle nostra città, promuovendone il turismo culturale, ed attivare scambi internazionali tra scuole cittadine e quelle ospitate, puntando alla formazione artistica dei nostri giovani. Per promuovere la cultura e il benessere intellettuale come stile tra le nuove generazioni, da settembre inizieremo dei laboratori scolastici perché i giovani siano maggiormente protagonisti del prossimo Festival. La nostra vuole essere una
proposta integrativa e dialettica alle altre manifestazioni territoriali,
avendo a cuore l'obiettivo comune di contribuire alla crescita sociale e
culturale di Bergamo e del suo territorio. Pensiamo di anticipare la
prossima edizione tra marzo e aprile, per non sovrapporci ad altre
iniziative culturali cittadine».

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