Per il festival della Cultura
anteprima con Mario Cresci

Le immagini come appunti di viaggio, tascabili. La fotografia come impressione di racconti di vita per suscitare emozioni e restituire un modo di sentire e di vedere il mondo come esperienza da condividere. Il fotografo e artista Mario Cresci, giovedì 13 maggio, dalle 16.30 alle 18, nella Sala Caravaggio della Fiera di Bergamo, in via Lunga, incontrerà docenti, dirigenti scolastici e studenti universitari per la lezione: “Immagini in tasca. Una proposta didattica attraverso la fotografia”, organizzata in collaborazione con Accademia delle Belle Arti di Brera, Università di Napoli e Naba – Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano.

Dalla fine degli anni Sessanta, Mario Cresci usa il linguaggio visivo come pretesto per investigare la veridicità del reale. Dal 1991 al 2001 direttore dell'Accademia Carrara delle Belle arti, attualmente docente di “Teoria e metodo della fotografia” all'Accademia di Brera di Milano, Mario Cresci illustrerà come l'arte fotografia possa essere strumento didattico efficace, sollecitando l'auditorio con metodologie innovative e mostrando microstorie visuali realizzate con l'uso della fotografia digitale. Con la fotografia, intesa come scrittura e ricerca di senso della realtà, proporrà un approccio cognitivo alle arti visive, valorizzando il pensiero creativo dei giovani.

Da circa sei anni Mario Cresci ha inserito nel corso di fotografia alla Naba di Milano, all'Accademia di Brera e nei workshop tenuti al Politecnico del Design di Milano, allo Studio Marangoni di Firenze e all'Orientale di Napoli, un momento di riflessione sulla fotografia come forma di scrittura, in quanto la sequenza delle immagini crea “Microstorie fotografiche”, ritratti del quotidiano. Attraverso il rapporto di senso tra vedere e pensare le immagini, Cresci proporrà una prima riflessione didattica sul rapporto tra la realtà e la sua non veridicità rappresentata in fotografie, tra luoghi reali e immaginari.

«Ogni studente è portato a scegliere temi ed argomenti a lui congeniali all'interno del corso. Come supporto-contenitore dei singoli progetti fotografici ho scelto la forma 2 editoriale del Moleskine, il famoso taccuino nero da viaggio usato da artisti, scrittori, poeti e più in generale da coloro che hanno la buona abitudine di prendere appunti e fissare momenti che attraversano la loro vita. E' come portarsi le immagini in tasca dentro un “oggetto di affezione”, come direbbe Man Ray, le cui pagine scandiscono il tempo e lo spazio non solo della dinamica del viaggio ma anche della lentezza, del fermarsi a pensare per vedere il mondo nei segni e nelle immagini della scrittura. Un oggetto che è simbolo di una cultura pre-informatica, ma ancora piena di senso per imparare a trattenere le immagini e i pensieri che attraversano i momenti del nostro vivere». (Mario Cresci_da MOMBookazine, Barcellona, Giugno 2007).

La lezione anticiperà la presentazione di “Immagini in tasca 2010”: mostra fotografica curata da Mario Cresci e allestita a Palazzo Frizzoni dal 17 al 30 maggio. Segna in agenda: dal 15 al 30 maggio 2010, ogni sera, per due settimane, un incontro gratuito con le Arti. Il logo del Festival Internazionale della Cultura Bergamo? Sette cerchi colorati, uno per ciascuna delle sette arti – cinema, danza, fotografia, letteratura, musica, teatro, architettura – si intrecciano: è movimento culturale e continuo, circolare al mondo. È il dialogo trasversale tra le Arti, è la giostra caleidoscopica delle “Emozioni”.

La manifestazione, ideata dall'associazione Festival Internazionale della Cultura Bergamo (costituita dai soci Centro Congressi Giovanni XXIII, Ente Fiera Promoberg e Sesaab), è organizzata dal Bergamo Convention Bureau, col sostegno di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo e Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus. Il festival, patrocinato dal Ministro della Gioventù e dal Ministero del Turismo, ha ricevuto il Segno di Approvazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha apprezzato i meriti dell'iniziativa. Numerosi gli enti e i partner coinvolti, tra cui la Diocesi di Bergamo, l'Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo, l'Università degli Studi di Bergamo, l'Istituto superiore di Studi Musicali “G. Donizetti”, L'Eco di Bergamo, il consorzio Oriocenter e la Fondazione MIA.

Sito www.bergamofestival.it

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