Con il titolo «Riflessi» il pittore bergamasco Pieraristide Soregaroli, attualmente pure primario del reparto oculistica dell’ospedale di Seriate, presenta una sua personale a Salò, dopo quelle già realizzate con successo a Cremona e a Viadana (Mantova), nell’arco di diversi mesi scorsi. I successi ottenuti stanno a dimostrare la validità delle sue opere, frutto di una esperienza ormai collaudata e di uno studio della realtà umana sempre più approfondito. Per questo è necessaria particolare attenzione da parte del fruitore per comprendere nel miglior modo possibile il messaggio che Pieraristide Soregaroli propone con i suoi «riflessi».
Proporre in immagini visive i concetti che stanno a fondamento delle idee generate dall’intelligenza non è facile. È questo, appunto, il merito del pittore Pieraristide Soregaroli, attraverso uno stilema che trova le sue radici nel surrealismo. La realtà, in tal caso, non è più una oggettualità da rappresentare, bensì un concetto da esprimere il quale, pur basandosi sull’oggettualità stessa, tuttavia di questa si serve per giungere ad interpretazioni ricche di valori umanistici, proprio per il fatto che è l’uomo al centro dell’attenzione, il suo «modus vivendi», i suoi sentimenti e la sua emotività interiore. Da qui la necessità di affidarsi, in pitture, ad un surrealismo che sia il «riflesso» della realtà dell’animo umano.
Ed ecco i «riflessi» riportati sulla tela da Pieraristide Soregaroli. Ogni «immagine» traduce un concetto, esprime un’idea, a volte non immediatamente comprensibile ad uno sguardo superficiale. Le opere di questo artista vanno esaminate attentamente per trovare «riscontri» o, per usare l’espressione stessa del pittore, per trovare i «riflessi» che scaturiscono dal nostro animo di osservatori. Tutto può essere un «riflesso»: il ricordo di un felice incontro, una gita turistica, l’incontro della luna che si specchia nelle acque di un lago, oppure le stelle cadenti nella chiara notte di San Lorenzo. Questi sono soltanto alcuni dei «riflessi» che Pieraristide Soregaroli ci presenta con i suoi dipinti. «Riflessi» personali suoi, oppure anche i nostri? Ognuno si lasci inondare da questi richiami del passato e, nel silenzio del proprio intimo, ne sappia cogliere il messaggio umano intriso di fresca e delicata poesia.
Durata della mostra: fino al 16 settembre.
Orari: tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 19,30.
Sala espositiva palazzo Coen, via Fantoni 49, Salò (Brescia).Lino Lazzari
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