Cultura e Spettacoli
Domenica 28 Febbraio 2010
Bergamo capitale delle arti
Kermesse dal 15 al 30 maggio
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«Vogliamo far conoscere Bergamo nel mondo lanciandola nel circuito culturale internazionale - spiega il presidente del Festival, Casto Iannotta -. Non sarà una kermesse destinata solo ad appassionati o addetti ai lavori: il nostro obiettivo è rendere la cultura accessibile a tutti, in particolare agli studenti delle scuole superiori e dell'università. Per questo motivo tutti gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito. Inoltre con gli artisti ospiti ci saranno incontri e workshop preparatori, alcuni dei quali destinati all'aggiornamento degli insegnanti in accordo con il Provveditorato».
Gli organizzatori sono convinti anche della ricaduta turistica che avrà il Festival della Cultura, tanto che saranno realizzati pacchetti ad hoc per chi arriverà da fuori. La direzione artistica del Festival è stata affidata a Stefano Miceli, pianista e direttore d'orchestra apprezzato in ambito internazionale, principale artista e direttore ospite della Leipzig Philharmonic Orchestra, premiato nel 2008 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una medaglia d'argento e prossimo al debutto, in ottobre, alla Carnegie Hall di New York.
Ogni anno il Festival della Cultura avrà un tema declinato nelle diverse discipline: il 2010 sarà dedicato alle emozioni. L'inaugurazione è fissata per il 15 maggio all'auditorium del Seminario con un concerto intitolato appunto «Note di emozioni»: sul palco la Leipzig Philharmonic Orchestra, diretta da Michael Köhler, che proporrà un repertorio tedesco. Il 18 maggio il pianista Boaz Sharon, docente alla Boston University, suonerà a Palazzo Moroni dopo un seminario destinato agli allievi dell'Istituto musicale Donizetti. Il 22 maggio protagonista sarà il tango, con la New Mexico University Orchestra e l'Orchestra Filarmonica Italiana che eseguiranno «Le 8 stagioni», ovvero quelle di Vivaldi e di Piazzolla, sotto la direzione di Jorge Perez Gomez. Il ricavato del concerto andrà a favore dell'Associazione italiana parkinsoniani, che all'interno del Festival della Cultura organizza un convegno medico su malattia e movimento.
Perez Gomez, che insegna alla New Mexico University, è consigliere artistico del Festival ed è stato in Italia nelle scorse settimane in preparazione degli appuntamenti di maggio. Il suo legame con Bergamo è forte: «Ho una grande passione per la musica di Gaetano Donizetti e per seguirla sono venuto nella vostra bella città diverse volte, ma mai avrei pensato di tornarci con i miei studenti», racconta. Il coro dell'Università del New Mexico festeggerà invece a Bergamo i cento anni di fondazione la sera del 27 maggio all'auditorium del Seminario: sul palco ci saranno una novantina di artisti fra coro, New Mexico University Orchestra e Orchestra Filarmonica Italiana per il «Requiem» di Mozart.
«I salotti romantici dell'Europa» (20 maggio) sarà invece un omaggio a Chopin per il bicentenario della nascita, con il pianista serbo Deyan Sinadinovich. La musica si intreccerà all'architettura il 21 maggio per un convegno dedicato ai nuovi teatri costruiti in Australia, a Melbourne, come il Bmw Edge Theatre di Federation Square o il Recital Center Hall, avveniristici quanto a forme e materiali, ma soprattutto diversi nella funzione, che non è solo artistica, ma anche sociale, per la presenza di ristoranti, librerie, spazi espositivi.
Il cinema sarà rappresentato da Pupi Avati, che il 29 maggio alle 15,30 terrà una lezione in università, mentre la sera alle 21, nell'auditorium del Seminario, riceverà un premio alla carriera. Subito dopo sarà proiettato il suo ultimo film, «Il figlio più piccolo», con Christian De Sica e Luca Zingaretti. Cinema anche il 19 maggio con Federico Rizzo, il regista di «Fuga dal call center», che affronterà il tema del precariato con gli studenti delle scuole superiori insieme agli attori Natalino Balasso, Angelo Pisani e Isabella Tabarini.
Al Donizetti il 23 maggio Milva porterà una fabula in musica ispirata al romanzo «La variante di Lunenburg» di Paolo Maurensig, che sarà anche presente allo spettacolo. Ancora teatro in musica il 26 maggio con «Il Carnevale degli animali» di Saint-Saëns accompagnato dai testi di Marina Rossi, uno spettacolo già presentato al Teatro Manzoni di Milano lo scorso 13 dicembre con la voce recitante di Catherine Spaak. Le scuole di danza di Bergamo e provincia saranno invece protagoniste di una serie di appuntamenti articolati sul territorio durante tutto il Festival della Cultura, mentre «Emozioni all'obiettivo» sarà il titolo di una mostra (dal 17 al 29 maggio) del fotografo Mario Cresci, già direttore dell'Accademia Carrara di Belle Arti dal 1992 al 2000, che firma anche il manifesto del Festival.
I luoghi del Festival internazionale della Cultura non saranno soltanto quelli canonici, dal Teatro Donizetti al Sociale, dalla Sala Piatti al Centro Congressi, ma anche le piazze, l'aeroporto di Orio al Serio, l'Oriocenter. Sedi decentrate sono anche l'Università del New Mexico, ad Albuquerque, negli Stati Uniti, e l'Istituto «Zandonai» di Rovereto. «Ad Albuquerque si è svolto un concorso internazionale per selezionare i cantanti che parteciperanno al Festival della Cultura di Bergamo - racconta Miceli -, mentre a Bergamo l'Istituto Donizetti ospiterà una serie di masterclasses e di incontri fra studenti italiani e dell'Università del New Mexico sotto la guida di insegnanti americani e bergamaschi: il tutto culminerà in un concerto il pomeriggio del 21 maggio. Rovereto, invece, ospita un campus internazionale per giovani talenti. Saranno tutte occasioni per intrecciare esperienze e condividere progetti futuri».
Lucia Ferrajoli
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