Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 25 Febbraio 2010
Incontri europei con la musica
Ospiti tedeschi in Sala Piatti
Il pomeriggio si aprirà con il Concerto in re minore per violino e archi (solista Karl-Heinz Schultz) di Mendelssohn, una pagina giovanile venuta alla luce solo dopo l'ultima guerra. È dedicato all'amico del compositore tredicenne, Eduard Rietz, che fu anche maestro di violino di Felix. I modelli del giovane compositore sono, per la tecnica strumentale, i violinisti francesi e italiani come Viotti, Rode e Kreutzer, mentre l'impronta tematica è debitrice di Mozart e Beethoven.
Il secondo movimento è una sorta di romanza, mentre dal finale si comprende che a Felix era familiare la tradizione del rondò francese. Il concerto nel suo insieme è una straordinaria prova di talento e anche un'opera gratificante per l'esecutore. Assai nota, e banco di prova per ogni orchestra d'archi, è invece la “suite in stile antico” Aus Holbergs Zeit di Grieg: composta nel 1884 per celebrare il bicentenario della nascita di Ludvig Holberg, il Molière di Norvegia, essa riprende le danze di una suite barocca e le arricchisce delle suggestioni dei fiordi, dei boschi e del ghiaccio tipiche del mondo norvegese, in uno stile ancora lontano dai rigori del neoclassicismo novecentesco.
La seconda parte sarà invece dedicata a ?ajkovskij, iniziando con l'Andante cantabile per violoncello e archi (solista Sabine Kraus), trascrizione dell'autore di uno dei suoi brani più popolari, il secondo movimento del primo Quartetto per archi. Per concludere, la Serenata op. 48, i cui quattro movimenti sono, nell'intenzione del compositore, concepiti come in ideale omaggio a Mozart e allo spirito del Divertimento settecentesco, tuttavia senza alcuna volontà di rifacimento stilistico, ma nel senso di una semplificazione formale e di una limpida linearità melodica, i cui tratti familiari emergono in particolare nei due tempi centrali, Valzer ed Elegia, riservando ai movimenti iniziale e finale il sapore russo popolaresco.
Karl-Heinz Schultz ha studiato con Ulf Hoelscher alla Musikhochschule di Karlsruhe, perfezionandosi poi con Donald Weilerstein negli USA a Cleveland, Ohio. Si è esibito come solista in Germania, Giappone, Corea, Egitto, Olanda, Belgio, Spagna, Italia. Vincitore di numerosi concorsi in Germania, ha al suo attivo vari CD e DVD, nonché registrazioni per le Radio europee e asiatiche. Sabine Krams ha studiato con Christoph Henkel alla Musikhochschule di Freiburg; dal 1985, grazie a una borsa di studio internazionale, si è perfezionata con Janos Starker presso l'Indiana University a Bloomington (USA), dove ha ottenuto il Master in esecuzione musicale. Oltre a numerosi premi in concorsi tedeschi per giovani interpreti, nel 1983 ha vinto i concorsi Domnick e di Gedok.
Il Deutsches Kammerorchester Frankfurt am Main è stato fondato nel 1989 dal violinista e direttore Rista Savic ed è costituito da strumentisti, vincitori di concorsi internazionali, prime parti delle principali orchestre tedesche. Oltre che in Germania, DKO svolge un'intensa attività in tutto il mondo. All'attivo anche tre importanti tournées asiatiche nelle Coree e in Giappone. Tra le partecipazioni più significative, Primavera di Praga, Frankfurter–Feste, i Festivals di Lubiana, Istanbul, Zagabria e Seul, con registrazioni per WDR, Hessischen Rundfunk, A.V.R.O. (Amsterdam), Radio Hilversum, Radio ceca, KBS Seul e Tokio Broadcasting.
Con DKO collaborano solisti di prestigio assoluto, come Boris Belkin, Gianluca Cascioli, Uto Ughi, Mischa Maisky, Pierre Amoyal, Irene Grafenauer, Mark Kaplan, Stanislav Bunin, Barry Douglas, Eugen Indjiz, Trudeliese Schmidt, Sergej Krylov, Pietro di Maria, Maurice André. DKO ha inciso CD per EMI–Toshiba, Sonoris Records (New York), Dabringhaus und Grimm.
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