Cultura e Spettacoli
Mercoledì 24 Febbraio 2010
Solitudini e resistenze
Marco Balliani al «Donizetti»
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I suoi racconti sono presenze, la sua voce (forgiata da un allenamento permanente e continuo), dona storie e riflessioni che appaiono immediatamente, anche al frequentatore più distratto del suo giardino affabulatorio. A Baliani, che con ostinazione continua a cercare il cuore delle cose per conservare sguardi vigili sul mondo, si rivolge la personale di Altri Percorsi, rintracciando uno dei nuclei della sua (po)etica: la giustizia. Giustizia intesa come tensione, come responsabilità individuale, come ricerca non della strada maestra, dell'ovvietà, ma dell'intreccio che rispecchia realmente la vita degli uomini, dove le sfaccettature del vivere non permettono mai una lettura manichea.
Così il narrare dà corpo al conflitto, come condizione permanente dell'esistenza, funambolismo continuo alla ricerca delle possibili verità. Gli spettacoli scelti tracciano storie che hanno al centro il bisogno insaziabile dell'uomo di “un posto nel mondo dove sentirsi nel giusto, nel diritto”, secondo le parole di Michele Kohlhaas, per poter ricomporre il cerchio lacerato dalle ingiustizie subite o testimoniate. Pur nella consapevolezza che non ci sarà mai un equilibrio perfetto, la responsabilità individuale diviene luogo indiscusso per desiderare e costruire il cambiamento.
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