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Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 17 Febbraio 2010
Zaia: «Tutti i dialetti a Sanremo»
Ravasio e il Bepi:«Siamo pronti»
L'idea piace a Luciano Ravasio e a Tiziano Incani, in arte Bepi. Lo chansonnier, a dire il vero, un primo contatto l'ha avuto con un produttore piemontese, Piero Montanaro che ha tradotto una canzone di Ravasio «Amìs» ed era pronto a portarla sul palco del Teatro Ariston. Il Bepi, dal canto, dice aver già pronto una canzone per Sanremo: «L'ho mandata - dice - ma non l'hanno accettata La sentirete presto per ora è top secret».
Intanto Zaia rincara: «Mi auguro che il prossimo anno il regolamento preveda già nella giuria di selezione una sezione dedicata alla canzoni interpretate in italiano, ipotizziamo l`80%, ed una sezione ad hoc destinata alle canzoni in lingua locale. Sanremo è un grande evento nazionale, è una bandiera - dice il Ministro - ma se non garantiamo la presenza di tutti i dialetti allora si facciano concorrere solo canzoni in italiano».
E il ministro aggiunge: «Mi appello ad Antonella Clerici e a mamma Rai affinché il prossimo anno valutino l`opportunità di introdurre una par condicio per i dialetti e una sezione speciale del Festival dedicata agli idiomi di tutta la penisola».
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Il Bepi: «La mia canzone è pronta, ma non l'hanno accettata»
Luciano Ravasio: «Ho già la canzone giusta»
Il commento del nostro inviato Ugo Bacci