«Splendori musicali» a Dalmine
con Christian Joseph Saccon

Dalla frequentazione di alcuni suoi allievi nella formazione dell'Orchestra Città di Dalmine prende vita il rapporto di amicizia tra Christian Joseph Saccon, violinista di fama internazionale, ed il Maestro Toni Scarpanti, dando concretezza ad uno scambio artistico culturale di spessore. Da questa collaborazione nasce “Splendori musicali”, un concerto che pone in evidenza le raffinatezze dell'arte violinistica nelle varie sfaccettature possibili.

La manifestazione vedrà l'alternarsi, oltre a Christian Joseph Saccon ed al maestro Toni Scarpanti, di diversi giovani artisti e di alcuni allievi del maestro Saccon, tra cui Clara Pignatti, Beatrice Bianca Calini, Sonia Rovaris, Susanna Lucianetti, Giorgia Colleoni e Paolo Brignoli. In programma le musiche di Smetana, Bath, Beethoven, Pergolesi, Vivaldi, Paganini, Kreisler e Ysaye. La direzione dell'orchestra è affidata al m° Eugenio Fenili.

Appuntamento venerdì 12 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Civico di via Kennedy n. 3 a Dalmine. Il costo dell'ingresso è di € 8,00 (biglietto intero) e € 6,00 (biglietto ridotto). Le prenotazioni si ricevono all'Ufficio Cultura, da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.30 - tel. 035.564952 – e-mail [email protected].

CHRISTIAN JOSEPH SACCON - Christian Joseph Saccon, nato a Conegliano Veneto nel 1968, dopo aver iniziato gli studi di violino a Trento con M. Spirk, consegue la maturità classica e il diploma di violino con il massimo dei voti nel 1988 presso il conservatorio di Castelfranco Veneto sotto la guida del m° G. Volpato. In seguito si perfeziona con i più grandi maestri quali Corrado Romano, Tibor Varga, Uto Ughi, Pierre Amoyal, Zakar Bron, Franco Gulli, Giuliano Carmignola svolgendo attività di solista in diverse formazioni orchestrali di fama internazionale e curando molte incisioni di musica classica e contemporanea. Attualmente ricopre la cattedra di violino presso l'Istituto superiore di studi musicali “Gaetano Donizetti” di Bergamo. Suona un violino Capicchioni del 1942 appartenuto al m° Salvatore Accardo.

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