Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 21 Gennaio 2010
Sabato all'Auditorium poesie,
spettacoli e musica per Gaza
«Dopo il massacro avvenuto un anno fa mi sono svegliato. Dovevo fare qualcosa per la mia gente», continua Abushaban, nato a Gaza. Lo scorso novembre matura l’idea di fondare a Bergamo l’associazione, a cui attualmente aderiscono 40 palestinesi. La finalità associativa è «informare che i palestinesi non sono terroristi. Nel mondo occidentale si pensa che noi perseguitiamo il popolo ebraico. Non è così. Vogliamo la pace e dividere la Palestina con loro. Dopo il massacro di Gaza bisogna spiegare la nostra storia, la sofferenza vissuta dal nostro popolo in 60 anni. Anche per i palestinesi, dispersi per il mondo, si può parlare di diaspora.
Da Gaza si fugge e non vi si può ritornare. Attualmente vi sono 1 milione e mezzo di palestinesi, di cui 2 mila famiglie cristiane», spiega Abushaban. Il pomeriggio di ricordo si dividerà in due momenti: testimonianze e spettacolo. Dalle 15.30 alle 19.30 proiezione di filmati e testimonianze di Victor Batarseh, sindaco di Betlemme, in collegamento telefonico; Gerry Macloclhain, parlamentare irlandese del Sinn Fein; Fernando Rossi del movimento «per il Bene Comune»; Fabio Amato del Prc; Bassam Saleh, giornalista palestinese; il medico palestinese Munzer che porterà filmati girati da lui durante «Piombo fuso».
Dalle 19.30 alle 20.30 aperitivo con cibo e dolci palestinesi. A seguire l’intervento del giornalista Paolo Barnard. Infine il gruppo Teatro Fragile leggerà poesie dei poeti palestinesi Mahmoud Darwish e di Fadwa Tukan, mentre si alterneranno sul palco le musiche di Moana Endebellis band, Askatasuna band, Kur Ghi Sound e The Rusties. Vi sarà, allestito appositamente nell’Auditorium, anche un banchetto raccolta fondi per il terremoto di Haiti.
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