Al liceo artistico di Bergamo
la mostra di Charlotte Salomon

In occasione della Giornata della Memoria, presso l'Aula Magna del Liceo Artistico “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo fino al 30 gennaio è visitabile la mostra sull'artista tedesca di origini ebraiche Charlotte Salomon (Berlino 16 aprile1917 – Auschwitz 10 ottobre 1943). L'esposizione è aperta a tutta la cittadinanza.

Nata in una famiglia benestante, Charlotte Salomon, il cui padre Albert era medico-chirurgo, trascorse la sua infanzia felicemente fino a nove anni, quando sua madre improvvisamente si tolse la vita gettandosi da una finestra. Il fatto fu tenuto nascosto a Charlotte per molti anni. Fu il nonno a rivelarglielo, svelando quello che era stato l'epilogo di altre quattro donne della famiglia. La stessa Charlotte soffrì di gravi crisi depressive, dalle quali però seppe riemergere sempre con grande forza, grazie anche al suo lavoro artistico.

Tutta la sua produzione è contenuta in 1325 fogli realizzati tra il 1940 ed il 1942 con la tecnica del "guoache", nei quali racconta tutta la sua vita: l'infanzia felice, gli studi accademici, la rielaborazione del suicidio della madre, la fuga dal nazismo fino ai giorni prima dell'arresto e il trasferimento nel lager. Un percorso interiore che già dal titolo Vita? o Teatro? appare significativo. La sua opera, completa anche di testi e musiche, è cadenzata infatti come un vero e proprio copione teatrale. Nel racconto della tragedia Charlotte riscatta la sua personalità di donna, una donna che per mezzo della propria arte, fuggendo ogni vittimismo, si scrolla di dosso gli orrori che la circondano. Charlotte muore a 26 anni nel campo di concentramento di Auschwitz. L'intera sua opera pittorica si conserva al Joods Historish Museum di Amsterdam.

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