Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 10 Dicembre 2009
Ahmad Jamal, la leggenda
a «Bergamo Jazz» firmato Fresu
La XXXII edizione di «Bergamo Jazz» si svolgerà dal 19 al 21 marzo 2010: un saluto musicale all’inizio di Primavera evidenziato dal titolo Spring In Jazz scelto da Paolo Fresu, che lo scorso anno ha ereditato da Uri Caine la guida di uno dei più longevi e gloriosi festival jazz d’Europa. E così come avvenuto nel 2009, anche il prossimo anno i mille suoni del jazz si diffonderanno in vari angoli della città, ad iniziare dal Teatro Donizetti, sede tradizionale del festival, organizzato come di consueto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e dal Teatro Donizetti.
I concerti serali saranno quindi accompagnati da altri appuntamenti ospitati al Teatro Sociale, all’ex Chiesa della Maddalena e in altri luoghi. Prestigioso come sempre il cast artistico, che nell’insieme offrirà un significativo spaccato delle molteplici anime che oggi coabitano in armonia nel mondo del jazz, fra rimandi alla storia della musica afroamericana e proficui incontri con altre musiche. Venerdì 19 marzo, la prima delle tre serate al Teatro Donizetti, verrà aperta dall’inedito faccia a faccia tra due fuoriclasse del jazz del Vecchio Continente: Richard Galliano e John Surman. A far da prevedibile collante tra il fisarmonicista francese e il polistrumentista britannico, la capacità di entrambi di dialogare nel solco di una musicalità dai molteplici ingredienti sonori, inclusi il tango ed echi del folklore nordico. La loro esibizione sarà seguita da quella di una delle ultime leggende viventi del jazz: Ahmad Jamal, il pianista prediletto dal “divino” Miles Davis. Il musicista di Pittsburgh, dove è nato del 1930, si produrrà alla testa di un quartetto comprendente, fra gli altri, il percussionista Manolo Badrena, già componente negli anni Settanta dei leggendari Weather Report. Sabato 20, il compito di salire per primi sul palcoscenico del Teatro Donizetti spetterà a Misha Alperin (pianoforte e voce), Arkady Shilkloper (corno, flicorno e voce) e Sergey Starostin (clarinetto e voce), ovvero il Moscow Art Trio, formazione dall’originale impianto strumentale che mescola richiami accademici e folklorici con il linguaggio improvvisativo di derivazione jazzistica. La seconda parte della serata sarà affidata al nuovo quintetto del più internazionale dei jazzisti italiani, Enrico Rava, affiancato dal vulcanico trombonista Gianluca Petrella, dal talentuoso pianista Giovanni Guidi e da un tandem ritmico di valore costituito dal contrabbassista Piero Leveratto e dal batterista Fabrizio Sferra.
Domenica 21, i riflettori saranno prima puntati sul pianista cubano Omar Sosa e poi sul San Francisco Jazz Collective. Artefice di un’affascinante mix che ingloba elementi caraibici, africani e, ovviamente, jazzistici, Omar Sosa presenterà il suo Afreecanos Quintet, gruppo multietnico che allinea la cantante maliana Mamani Keita, il mozambicano Childo Thomas (basso), i cubani Leandro Saint-Hill (sax alto e flauto) e Julio Barreto (batteria). Diretta emanazione del festival californiano da cui prende il nome, il San Francisco Jazz Collective è una formazione ad organico variabile che di volta in volta ospita al suo interno musicisti differenti. L’edizione che arriverà a Bergamo si configura come una autentica all-stars delle ultime generazioni di jazzisti d’oltre Atlantico, schierando il trombettista Avishai Cohen, i sassofonisti Miguel Zenon e Mark Turner, il trombonista Robin Eubanks, il vibrafonista Stefon Harris, il pianista Ed Simon, il contrabbassista Matt Penman e il batterista Eric Harland.
Bergamo Jazz 2010 non si esaurisce qui, dando spazio anche alle realtà cittadine, rappresentate dalla JW Orchestra diretta da Marco Gotti (venerdì 19 all’Auditorium di Piazza della Libertà; ore 18) e dal pianista Claudio Angeleri, che nel pomeriggio di sabato 20 proporrà al Teatro Sociale il suo nuovo progetto “Moods”, preceduto dal Plug Trio (Gianluca Petrella al trombone, Andrea Lombardini al basso elettrico e Giovanni Giorgi alla batteria).
Al Teatro Sociale (domenica 21, ore 18) si potrà anche nuovamente ascoltare Enrico Rava, al quale “Bergamo Jazz 2010” dedicherà uno spazio di riguardo, giusto riconoscimento a cinquant’anni di onorata militanza jazzistica: al suo concerto in duo con Gianluigi Trovesi, seguirà la proiezione del film-documentario “Il giro del giorno in 80 mondi”, diretto da Marco Maccaferri. Il trombettista triestino sarà anche coinvolto nella mattinata di domenica (alla Sala Conferenze del Teatro Donizetti, ore 10,30), assieme allo stesso Paolo Fresu, in un singolare blindfold test coordinato dal giornalista Giuseppe Vigna.
Due saranno poi gli appuntamenti previsti alla Ex Chiesa della Maddalena: sabato 20 (ore 12) si potrà assistere alla solo performance di John Surman, mentre il giorno dopo (sempre alle 12) sarà il turno di Misha Alperin, anch’egli impegnato in solitudine. E per chi vorrà fare le ore piccole, lo Spazio Polaresco verrà trasformato in ideale jazz club, dove (dalle ore 24) avranno luogo jam session e i concerti del Downtown Trio del chitarrista Roberto Cecchetto. Ed evento nell’evento sarà la maratona di allievi di vari Conservatori e delle scuole di Bergamo che nel pomeriggio del primo giorno di Primavera invaderanno a suon di jazz le strade e le piazze di Città Alta (l’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).
E sempre in tema di didattica musicale, anche nel 2010 “Bergamo Jazz” darà ospitalità (nelle mattinate di martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 all’Auditorium di Piazza della Libertà) agli incontri rivolti agli studenti delle scuole medie, curati dal Centro Didattico Produzione Musica. Incontri che saranno incentrati sul jazz orchestrale e avranno come protagonista la Big Band Jazz Company di Gabriele Comeglio. Il binomio jazz-pittura sarà invece al centro della mostra Buonanotte Suonatori di Gianni Bergamelli, aperta al Centro Culturale San Bartolomeo dal 6 al 24 marzo.
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