La cultura del territorio, le sue memorie e un’identità tanto sfaccettata quanto protagonista, in mezzo secolo, di una vorticosa evoluzione. C’è tutto questo nel «Calderone» che Teatro Fragile propone per il dodicesimo anno consecutivo a Lallio e Treviolo: questa ormai consueta rassegna di luglio inizia stasera nel Giardino campus scolastico di Lallio, con «Giovanni XXIII. Una finestra sul mondo». Si tratta di una novità di Pandemonium Teatro per l’anno giovanneo, il cinquantesimo anniversario (cadrà il prossimo 28 ottobre) dell’elezione a papa di Angelo Giuseppe Roncalli.È un esordio importante, che coincide con la prima uscita ufficiale (repliche lunedì e martedì alle 21,45 al Chiostro di San Francesco, in Città Alta) del monologo scritto e interpretato da Tiziano Manzini, con scene di Graziano Venturuzzo e luci e videoproiezioni di Carlo Villa. Ma è solo l’inizio: «Calderone» segue le tracce della cultura locale lungo piste molto differenti, fino al 27 luglio. Un esempio: alla riscoperta del patrimonio orale bergamasco compiuta da Laboratorio Teatro Officina («Storie bergamasche», il 12 a Lallio), fanno da riscontro due tradizionalissime commedie dialettali filodrammatiche: «Me vote per el me om» degli Amici del Teatro di Sforzatica S. Maria (domenica alla Corte Spajani di Treviolo) e «In missiù dal paradis» de I Alegher (il 19 a Lallio).Altri spettacoli puntano ad illuminare la memoria di un passato più o meno lontano. Teatrattivo ripropone (il 18 a Treviolo) «Giacomo Bertoletti, operaio»: una storia degli anni del boom, quando l’Italia, e non la Romania, era il paradiso della delocalizzazione industriale. Teatro Minimo (il 26, a Treviolo) rievoca l’emigrazione in Australia, attraverso la vicenda tragica di «Polvere, oro e gangherù». «Le ore non si contano» del bresciano Treatro (il 13 a Treviolo) racconta l’emigrazione interna, dalle nostre valli verso la città, con le contadine trasformate in servette.A completare il viaggio nella memoria ci sono «La madre dei gatti» del Teatro Tascabile (il 20 a Treviolo), sulla Milano popolare che non c’è più, e la festa agreste di «Grano, fuoco e cenere» del Teatro dell’Aleph (il 27 ad Albegno di Treviolo). Unica escursione, «Congetture di confine» (il 25 a Treviolo) dello stesso Fragile: una storia sull’Isola di Pasqua. Tre i luoghi di spettacolo: la Corte Spajani e la piazza di Albegno a Treviolo, il Giardino campus scolastico a Lallio. Due i sostenitori: i comuni di Lallio e Treviolo, per dieci appuntamenti da seguire.Inizio spettacoli ore 21.30, ingresso libero. Info: www.teatrofragile.it, tel. 035-693317.(05/07/2008)
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