Due artisti bergamaschi, il pittore Luigi Maurizio Assolari e lo scultore Giò Locatelli, in questi giorni espongono in contemporanea le loro opere presso la galleria d’arte contemporanea «Franca Pezzoli» a Clusone. Due artisti dalla ormai ben affermata personalità, capaci di entrare nella realtà del mondo contemporaneo per interpretare con immagini visive i valori che in tale realtà sono contenuti, e ai quali l’uomo continuamente aspira. Ciascuno, naturalmente, col proprio modo di esprimersi.
Luigimaurizio Assolari è un pittore che interiormente è mosso dall’ansia di una continua «ricerca» sul piano interpretativo, quasi a non volersi mai accontentare dei traguardi già positivamente raggiunti. È, questo, il segno chiaro ed evidente della volontà di un artista che tende sempre più alla perfezione del suo stilema e del modo di rendere accettabile il suo messaggio pittorico, profondamente conscio che la perfezione assoluta non sarà mai possibile raggiungerla. Ma la perfezione relativa sì, e pertanto Luigimaurizio Assolari rivela una capacità intuitiva e creativa per davvero originale. Il che gli permette, anche sul piano tecnico, di ottenere risultati oltremodo soddisfacenti, e per trasmettere ideali di serenità e di ottimismo.
Giò Locatelli dà a vedere di essere uno scultore dall’animo pacato e tranquillo. Le sue opere sono il risultato di una lunga e approfondita meditazione su ciò che vale la pena realizzare nella vita, vale a dire la gioia interiore, l’affettività, la conquista di quelle bellezze che, rivelandosi sul piano estetico, altro non sono che il riflesso di quelle spirituali. In tal modo Giò Locatelli «lavora» la materia a suo piacimento, con quella esperienza che gli è propria e con quella capacità a modellare il tutto attraverso una «forza» che dona vitalità alla massa, così da renderla comunicativa e di immediata comprensione. A parte la perfezione che si riscontra nell’armonia e nel movimento delle forme, che ormai si manifesta spontanea, Giò Locatelli vuol oltrepassare il silenzio della materia per cui le sue figure sono testimonianza di concettualità che vanno e che devono essere esaminate attentamente senza lasciarsi dominare dalla superficialità di una logica approssimativa. Solo così, nell’esame specifico di ogni scultura si riuscirà a compartecipare a quelle finalità basate sui principi di un autentico umanesimo, quello appunto che Giò Locatelli propone con le sue opere.
Durata della mostra: fino al 24 marzo.
Orari: dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30.
Galleria arte contemporanea «Franca Pezzoli», via Mazzini 39, Clusone.Lino Lazzari
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