È in corso a Milano una antologica del pittore Salvatore Fiume nella ricorrenza del 10° anniversario della sua morte, un sincero omaggio ad un artista italiano che seppe imporsi all’attenzione della critica nazionale e internazionale per la sua fertile creatività in numerose arti, quali, oltre alla pittura, la scultura, l’architettura, la letteratura, la scenografia. Nell’attuale rassegna vengono esposte una quarantina di opere realizzate tra gli anni ’50 e gli anni ’90, comprendenti dipinti, disegni e sculture in bronzo. Salvatore Fiume, nato nel 1915 a Cosimo (Ragusa), nel coltivare una particolare ammirazione per le opere di De Chirico e nell’incontro personale con Savino, ha indirizzato la sua pittura verso una dimensione onirica e insieme mitologica, calate nella solare realtà mediterranea della terra siciliana. Così scrivono i critici riferendosi alle sue capacità interpretative, aggiungendo che da una accentuazione espressionistica della tavolozza emerge un mondo di forme dalle apparenze arcaiche e statuarie. È in tale contesto che nella mostra primeggiano le opere di Salvatore Fiume in tematiche originali, come «Isole» e «Città di statue» del suo periodo metafisico, diversi disegni e bozzetti di soggetto vario e numerosi dipinti di figure femminili, tra cui somale e modelle dai colori caldi e vivaci, da cui l’artista prese ispirazione durante i suoi viaggi specialmente in Etiopia e in Giappone.
A ragione scrive Giovanni Faccenda (che definisce Salvatore Fiume un autore da ritenere senz’altro, per importanza, tra i maggiori del Novecento) a riguardo delle «Isole»: «Pure enigmatiche come manichini, le figure pietrificate che popolano le isole come le città di statue appaiono scultoree nelle loro sagome allusivamente antropomorfe. In questa oscura dimensione metafisica, prende corpo una realtà decantata nella mente del pittore: luoghi immaginari sospesi nelle pieghe del tempo, architetture esemplari, volumi dilatati e intriganti come archetipi, una luce spirituale, vivida come in certi meriggi autunnali assolati, a scaldare con tepore mediterraneo attimi che sanno di eterno. Le isole diventano territorio di ricerca, pretesti di pittura».
Durata della mostra: fino al 26 gennaio.
Orari: da lunedì pomeriggio al sabato.
Galleria «Artesanterasmo», via Cusani, 8 – MilanoLino Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA