Violetta: «Seguite i vostri sogni
È quello che ho fatto anch’io»

Alessandra Stoppini

«Vorrei che le ragazze che mi seguono imparassero a seguire i loro sogni, come ho fatto io». È una ragazza semplice Martina Stoessel, in arte Violetta Castillo, la protagonista di Violetta, la serie tv cult girata a Buenos Aires

Alessandra Stoppini

«Vorrei che le ragazze che mi seguono imparassero a seguire i loro sogni, come ho fatto io». È una ragazza semplice Martina Stoessel, in arte Violetta Castillo, la protagonista di Violetta, la serie tv cult girata a Buenos Aires più seguita di Disney Channel (oltre 400 mila ascoltatori), che insieme al resto del cast ha incontrato la stampa italiana a Roma. Ha le idee

chiare: «I ragazzi si identificano in me perché vivo le stesse emozioni dei miei coetanei».

Oltre 150 mila i fan di Violetta in Italia, tanti i biglietti venduti fino ad ora per il tour, ogni volta sold-out: «Sono felicissima di essere qui in Italia che ha un pubblico straordinario composto da famiglie intere». «Violetta il Concerto» con 8 tappe, 32 repliche, propone due ore di divertimento e canzoni che la cantante e attrice interpreta con il resto del cast della telenovela diventata in poco tempo un vero e proprio fenomeno televisivo. «Durante i nostri concerti il nostro obiettivo è di far sorridere le persone, farle stare bene e se possibile di arrivare ai loro cuori» dichiarano i protagonisti. E in scena si vede: sono dei veri professionisti, anche se giovanissimi.

Dalla serie tv al cinema e ai concerti: Violetta va oltre il piccolo schermo, è anche un fenomeno di costume con più di 2 milioni di libri venduti in Italia, 11 titoli. È anche musica ovviamente con tre compilation, tutte hanno ottenuto il disco d’oro. Impazza sulla rete: ha 800 mila fan su Facebook ed è anche un grande successo commerciale, tutti i prodotti dedicati alla serie televisiva sono andati a ruba durante il periodo natalizio.

Tutto ciò è merito delle V-Lovers, così si chiamano le ragazzine e pre-adolescenti (6 - 14 anni) tutte pazze per l’energia positiva che sprigiona la loro beniamina. «Sono cresciuta in fretta ma bene perché ho vicino la mia famiglia, i miei affetti che hanno cura di me e mi proteggono», precisa Martina, classe 1997, che i suoi fan chiamano, semplicemente, Vilu.

Violetta va in onda in 20 Paesi. Martina, si aspettava un successo così travolgente e quanto è cambiata la sua vita? «No, non me l’aspettavo. Il serial è andato al di là delle nostre aspettative. Evidentemente i ragazzi si sono subito identificati in Violetta, una ragazza come tante che nel serial aspira a diventare famosa in una scuola per talenti musicali. Violetta ha un sogno da perseguire: questo soprattutto hanno percepito i giovani telespettatori. I teen-agers desiderano imparare lo spagnolo dopo aver visto questa serie, è incredibile, come è straordinario che sappiano a memoria tutte le canzoni! La mia vita è cambiata del tutto: ho iniziato la serie televisiva a 14 anni, ora ne ho 16 quasi 17. Sono stati questi i due anni più lunghi di tutta la mia vita come se ne avessi vissuti dieci, forse perché ho fatto tante esperienze nuove.

Ora sono lontana dall’Argentina e mi manca il mio Paese, la mia famiglia, come accade agli altri ragazzi del cast. Ovviamente non è facile abituarsi a questi ritmi così frenetici però la reazione del pubblico ti dà la carica per continuare. Certo così si cresce più velocemente quindi quando torno a casa cerco di condurre una vita il più normale possibile».

Cosa condivide con il personaggio Violetta? «Certamente il rapporto con la musica. Il sogno di Violetta di essere una cantante è anche il mio. Entrambe ci appassioniamo al canto, al ballo. Ci piace molto stare con la nostra famiglia e con i nostri amici. Anch’io come Violetta sono allegra e mi innamoro volentieri. del resto i sogni di Violetta sono anche i miei».

Qual è il messaggio principale che vuole trasmettere la serie tv? «Lottare per ciò che si vuole è sicuramente il messaggio più importante. Poi è ovvio che durante il percorso può accadere di sbagliare, di commettere degli errori, di cadere. Ma poi ci si rialza e si va avanti».

 

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