Parrocchie senza Consiglio pastorale
Com’è possibile il dialogo preti-laici?

A proposito di Consigli pastorali, il parroco di Belsito me ne ha raccontata recentemente una davvero curiosa. Un giorno chiede ad un suo amico, parroco pure lui, come si trova con il suo Consiglio pastorale e questi gli risponde di non averlo nemmeno.

A proposito di Consigli pastorali, il parroco di Belsito me ne ha raccontata recentemente una davvero curiosa. Un giorno chiede ad un suo amico, parroco pure lui, come si trova con il suo Consiglio pastorale e questi gli risponde di non averlo nemmeno. Incredibile!

E come la mettiamo con tutte le raccomandazioni dall’alto? Come è pensabile che si possa avviare e portare avanti la riforma della Chiesa ad alto come a basso livello? in particolare come è possibile il dialogo preti-laici, così richiesto anche per salvare dalla frustrazione i preti, i quali, come si sa, per la forza delle cose o per la loro mentalità accentratrice, non riescono più ad arrivare da nessuna parte?

«Senti! – dice l’amico al parroco di Belsito – Non c’è alcun bisogno del Consiglio pastorale. Chi è intelligente la pensa già come me e chi non è intelligente non ha diritto ad uno spazio come un Consiglio per nuocere con le sue chiacchiere».

Ho chiesto al mio amico se mi stava raccontando una barzelletta e mi ha risposto dandomi nome e cognome del parroco in questione. Lo conosco anch’io e, per quello che lo conosco, la cosa con ogni probabilità corrisponde proprio al vero.

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