Impegno infrasettimanale per l’Atalanta di Gasperini. L’undici nerazzurro sarà impegnato tra le mura amiche del Gewiss Stadium, contro il Cagliari di Eusebio Di Francesco. La gara, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia, vedrà probabilmente le due squadre ricorre ad un ampio turnover. Il Cagliari è stato già affrontato lo scorso 4 ottobre dall’undici nerazzurro, che aveva vinto con ampio distacco di reti (5-2), la sfida valida per la terza giornata di Serie A. Avendo già trattato il Cagliari ampiamente sia in fase di presentazione, che di Match Analysis, di seguito approfondiremo con l’utilizzo di alcune piccole clips, alcuni aspetti del gioco dei rossoblu.
Occhio agli angoli
Nella prima delle nostre clips, il Cagliari passa in vantaggio nell’ultima gara interna disputata dai rossoblù contro il Benevento. Nell’occasione, sugli sviluppi di un angolo battuto con traiettoria lunga (secondo palo), Pavoletti è riuscito ad incornare di testa, favorito da un “blocco” effettuato da un suo compagno di squadra, che potete vedere nella “lente”. Il Benevento si era schierato a zona, a difesa dell’area piccola, con un paio di marcature a uomo sui saltatori più pericolosi del Cagliari. Il blocco ha favorito lo stacco indisturbato dell’attaccante rossoblu.
Conto pagato anche a Bergamo
Nella partita dello scorso 4 ottobre, anche l’Atalanta è capitolata sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla destra. In questo caso, la formazione isolana ha battuto un angolo corto sul vertice dell’area piccola dell’Atalanta (Razvan Marin). I nerazzurri erano disposti a zona, mentre i saltatori rossoblu (5) erano piazzati sull’estremità opposta dell’area piccola ed hanno “attaccato” la palla, correndo in avanti. Godin è riuscito a prendere il tempo e a sovrastare Pasalic (xG 0.02).
La punizione del Benevento
Nella partita disputata contro il Benevento, i campani sono passati in vantaggio sugli sviluppi di una punizione. La squadra di Inzaghi ha mosso la palla, ed Insigne si è spinto in profondità prima di crossare. Il Cagliari si è disposto su un’unica lunga linea, schierata al limite dell’area di rigore. Questa disposizione è stata mantenuta dagli uomini di Di Francesco anche sugli sviluppi del calcio piazzato, con nessuno dei rossoblù che si è occupato del centro dell’area di rigore. Di questa disposizione ne ha approfittato Tuia, che ha potuto così prendere il tempo e saltare incontrastato.
La disposizione difensiva
Nella clip sopra è mostrata la disposizione del Cagliari in fase di non possesso nella gara contro il Benevento. I rossoblù erano disposti con un 4-3-2-1, molto stretto e “flottato” sul lato palla. Schiattarella nell’occasione, vede il taglio di Marco Sau, tra il terzino di destra ed il centrale di destra della difesa rossoblu. L’attaccante del Benevento si è inserito ed ha battuto Cranio (xG 0.34).
Nella gara contro l’Atalanta, la disposizione del Cagliari in fase di non possesso è stata il 4-4-2. In occasione della terza rete nerazzurra (Pasalic xG 0.50), lo schieramento difensivo rossoblu mostra alcune crepe. La distanza tra la linea di difesa e quella di centrocampo , non è ottimale ed ha concesso nell’occasione molto spazio attaccabile, nel quale ci si è infilato Mario Pasalic. Godin è devuto uscire sul croato, con la linea difensiva rossoblu che è “collassata” sul centro nel tentativo di chiudere la penetrazione. il passaggio di Muriel su Gosens, non è stato “coperto” da Luca Pellegrini (33), ed ha tagliato completamente fuori la linea di difesa rossoblù. Pasalic può a questo punto appoggiare in rete indisturbato.