In una partita come quella di mercoledì, che l’Atalanta ha gestito e vinto 3-0 senza problemi vista la differenza di valori rispetto al Parma, la novità calcistica più significativa è stata la posizione in campo di Miranchuk. Qui il tema è già stato trattato dopo il 2-2 di Bologna, ma è giusto tornarci visto l’esperimento di mercoledì col Parma: Miranchuk trequartista. Entrato al 20’ della ripresa, il russo ha giocato circa 20 minuti in posizione centrale, da trequartista (marcato a uomo da Cyprien) dietro le due punte Malinovskyi e Zapata. Poi ha chiuso invertendosi con Malinovskyi (e quasi fa gol di testa), quindi muovendosi nella posizione di Ilicic (ruolo per il quale è stato preso: come vice Ilicic). È evidente che Gasperini sta cercando una soluzione per collocare il ragazzo nel suo calcio e nel calcio italiano (leggi QUI un altro approfondimento sul tema Miranchuk). L’Atalanta ha investito 13 milioni sul talento russo. Ora l’allenatore deve trovare il modo di renderlo protagonista. Considerato che viene da un mondo, da un calcio e da una lingua diversa, ovvio che gli si dovranno concedere anche più dei sei mesi d’ambientamento che Bergamo abitualmente concede a chi arriva da Gasperini. Nel frattempo però è logico che quando possibile il tecnico lo mandi in campo e sperimenti.
Per il momento pare che gli allenamenti mostrino un giocatore di notevoli qualità tecniche e con buona sensibilità alla porta, oltre che un ragazzo a modo che col passare del tempo va via via integrandosi nel gruppo. E i due gol segnati – in Danimarca con una prodezza e all’Inter rubando il tempo a difensori e portiere – confermano che le potenzialità ci sono, ben evidenti.
Ma qui si pone l’interrogativo che per ora è senza risposte. Che Miranchuk sia un attaccante non c’è dubbio, e che non sia una prima punta è chiaro. Ma oltre è complicato andare e ci sono tre grandi alternative: è un trequartista centrale da proporre faccia alla porta per esaltare chi gli gioca davanti? È una seconda punta che gira intorno al centravanti? Oppure è un esterno alla Ilicic che parte a destra, rientra sul mancino e cerca la porta? Dopo averlo sempre proposto in quest’ultima posizione, con il Parma per la prima volta Gasperini l’ha provato da trequartista. E in effetti il ragazzo non sembra avere il dribbling di Ilicic (o almeno per ora non l’ha mostrato). Forse ha caratteristiche diverse. Ma di certo, in qualsiasi posizione venga proposto, Miranchuk dovrà comunque dare quei segnali da «agonista» che il suo modo di muoversi dinoccolato (ondeggiante) tende a nascondere. C’è tempo, l’Atalanta è comunque solida. Ma la sua prima ammonizione per gioco falloso meriterà adeguati festeggiamenti...