L’evoluzione del Papu che lo porta verso il centrocampo, ed è chiaro che ne guadagna la qualità del gioco; Zapata messo più vicino alla porta, e arrivano gol a grappoli. Le scelte tattiche di Gian Piero Gasperini quest’anno ci mostrano un allenatore in continuo movimento. Da quando è a Bergamo il tecnico piemontese non aveva mai provato tante soluzioni diverse in così pochi mesi. E non c’è dubbio che i risultati oggi gli stanno dando ragione.
Al centro della sua evoluzione c’è soprattutto la posizione del capitano e del bomber. Dopo le difficoltà offensive dello scorso settembre com’è noto l’allenatore aveva arretrato Gomez sulla trequarti e allargato Zapata verso sinistra, con Ilicic proposto largo a destra. La scelta ha portato alla svolta nei risultati, e la serie-sì è iniziata guardacaso con il Chievo, nella prima gara col Papu trequartista dietro due attaccanti molto larghi.
Poi con il tempo, e grazie alla disponibilità del capitano, Gasperini ha proposto un Gomez più spesso attivo a centrocampo e chiamato o al lancio in profondità o agli inserimenti, a seconda delle situazioni di gioco, della posizione degli attaccanti e della presenza o meno, tra gli avversari di giornata, di un mediano basso che si occupa di lui. La certezza è che Gomez fa sempre più movimento e allontanandosi dalla pressione del marcatore avversario ha più possibilità di dare qualità alla manovra.
Poi domenica a Frosinone, approfittando anche del risultato già messo in sicurezza, Gasperini nel finale s’è inventato Gomez sulla linea dei centrocampisti, nella posizione di solito occupata da Freuler, per intenderci. Da inizio partita l’assenza dello svizzero già aveva obbligato il Papu a rientrare più del solito per contribuire alla costruzione del gioco. Ma poi quando Gasp l’ha messo al suo posto, ai presenti s’è aperto uno scenario: Papu centrocampista puro? «Volevo provare Kulusevski trequartista», ha spiegato Gasperini a fine gara. Vedremo in futuro se l’ha fatto solo per questo.
L’altra novità di giornata è l’accentramento di Zapata, che nella ripresa ha giocato più dentro l’area, da prima punta. Gasp ha scelto di accentrarlo, dalla posizione iniziale di attaccante largo a sinistra, per portarlo più vicino alla porta,visto il suo gran momento in fase realizzativa.
E la tripletta del secondo tempo – in particolare il terzo e quarto gol – dicono che Duván negli spazi è utile largo, ma se si può giocare là davanti alla porta avversaria «pesa» da prima punta. Con tutte le provinciali che verranno a Bergamo a barricarsi davanti alla loro porta, questa è un’indicazione significativa.