Atalanta, Congerton prima a Roma poi a Bergamo. Gli scenari: cosa farà e la «convivenza» di ruoli con Sartori

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Lee Congerton era comodamente accomodato in tribuna sabato sera all’Olimpico. Ha seguito Roma-Atalanta seduto a fianco di Luca Percassi. Lo si è scoperto solo ieri, quando i rumors provenienti dall’area vip dell’Olimpico (sempre molto ben frequentata...) sono rimbalzati fin dai cronisti, nel calcio di oggi troppo lontani dalle zone riservate per scoprire chi le frequenta. Paradossalmente ormai è più facile vedere chi c’è in tribuna guardando la tv. La presenza di Congerton allo stadio è però l’unica notizia certa di giornata. Non è dato sapere come ci è arrivato, ma venerdì non risulta aver viaggiato con la squadra per raggiungere Roma. Mentre è probabile che sia poi rientrato con la comitiva nerazzurra (quindi raggiungendo Bergamo) subito dopo la partita persa coi giallorossi. Se così fosse si potrebbe pensare che il dirigente gallese sia di fatto già operativo, quindi già in sede a Zingonia. Ma non è chiaro se è già stato presentato ai dirigenti, al tecnico e alla squadra, anche se a logica dovrebbe essere così. Altrimenti come spieghi la sua presenza nel gruppo per il viaggio di ritorno?

Ma qui siamo nel campo delle supposizioni, perché la scelta dell’Atalanta resta come sempre la riservatezza. Chiaro che se Congerton è già operativo in qualche modo dovrà essere detto, e in settimana qualche comunicazione dovrà arrivare per forza. Anche perché poi a Zingonia, pur in un ambiente blindatissimo, comunque entrano ed escono 80-90 persone al giorno: ogni segreto, se ci sono presenze nuove, è chiaro che diventa in fretta un segreto di Pulcinella.

Tra l’altro se Congerton è già pienamente operativo significa che i Percassi hanno già definito anche ruolo e futuro di Giovanni Sartori, direttore tecnico in carica con il contratto fino a giugno 2023. A breve dovremmo quindi capire anche se le parti si lasceranno (se succederà, di certo di comune accordo) oppure se i ruoli di Congerton e Sartori saranno complementari. Perché è chiaro che la crescita del respiro internazionale di cui ha parlato la settimana scorsa il nuovo azionista di riferimento Steve Pagliuca passa anche da qui. È complicato far crescere il brand nel mondo se la squadra non è di respiro internazionale.

E poi c’è anche un aspetto più prosaico dal quale non si può prescindere: Congerton arriva dalla Premier League, e oggi il mercato economicamente fortissimo sul quale fare cessioni è quello della Premier League. I precedenti di Castagne e Romero lasciano intendere che l’Atalanta è molto interessata al mercato che più di qualsiasi altro può fruttare plusvalenze. Il futuro è lì.

Insomma, ancora qualche giorno e capiremo qualcosa di più sulla stabilità della presenza di Congerton, sul suo ruolo e sul futuro di Sartori. Non sembrano però previste altre novità nel gruppo dirigente. Ovvio che Congerton avrà qualche collaboratore di fiducia, ma siamo a livello degli osservatori che operano ovunque per i dirigenti di calcio (anche Sartori ovviamente ha un suo entourage), ma senza risultare negli organigrammi dei club. Le posizioni di figure come Lele Zamagna (direttore sportivo) e Giulio Migliaccio (collaboratore dell’area tecnica), dirigenti che storicamente fanno capo alla società, non sembrano invece destinate a essere messe in discussione.