Due volti, tre punti e due infortuni pesanti. Forse tre. L’Atalanta torna da Crotone con una vittoria sofferta ben oltre il necessario. Un primo tempo dominato per 40 minuti con Muriel che fa due reti - e ne sbaglia altrettante - e il pallino costantemente nelle mani dei nerazzurri con una manovra avvolgente e lucida. Poi a 5 minuti dal riposo il solito patatrac in difesa che costa la solita rete (l’Atalanta non ha ancora concluso un match a reti inviolate in campionato) che riapre una partita dove i calabresi hanno conquistato il loro primo corner al 75°, per capirci.
La scelta (sacrosanta) di Gasperini di far rifiatare nella ripresa capitan Gomez in vista del Liverpool ha tolto sicuramente lucidità al gioco nerazzurro, apparso spezzettato e a tratti confuso con un Ilicic ancora lontano da una forma apprezzabile. Mai come Mojica, sempre poco convincente sulla fascia (cross giocabili praticamente nessuno) e autore di un retropassaggio criminale che poteva costare ai nerazzurri 2 punti. Ma la cosa che preoccupa di più sono le uscite anzitempo di Hateboer e Romero, entrambi per problemi muscolari: così ad occhio, vista la natura degli infortuni, c’è il rischio che facciano compagnia a de Roon in tribuna nel big match con il Liverpool in Champions. Sperando siano recuperabili domenica contro l’Inter. Da valutare anche le condizioni di Toloi (non brillantissimo a Crotone) che ha terminato abbastanza malconcio. La notizia positiva di giornata, vittoria a parte, è sicuramente il rientro di Pessina: ha giocato pochi minuti ma è sembrato già dentro i meccanismi. In vista di martedì quando ci sarà da ridisegnare qualcosina potrebbe tornare decisamente utile.
Sul piano tecnico non c’è stata partita: troppo netta la differenza tra l’Atalanta e gli uomini di Stroppa che il loro solo punto in classifica l’hanno fatto con la Juventus, a conferma che anche Pirlo ha il suo bel daffare. Archiviata la fiammata iniziale di Reca (partito bene ma poi via via spentosi), i calabresi non hanno praticamente visto palla per tutto il primo tempo con i nerazzurri che hanno sprecato la solita quantità industriale di reti, dando l’impressione di poter dilagare. Peccato che l’errore più grave sia stato in difesa e alla sola palla giocabile della prima frazione i rossoblu hanno di fatto riaperto la partita.
Nella ripresa però, nonostante l’Atalanta sia apparsa meno efficace e a tratti lontana parente di quella dei primi 45 minuti, errore di Mojica a parte, non c’è stato il temuto assalto dei padroni di casa che, al tirar delle somme, si sono dimostrati davvero poca cosa e hanno concesso ai nerazzurri ancora tante occasioni da goal. Puntualmente sprecate. Una rosa limitata quella dei calabresi e probabilmente non adatta alla serie A, anche se alla prima esperienza nella massima serie il Crotone aveva compiuto una rimonta clamorosa: ma i miracoli difficilmente si ripetono. Buon per i nerazzurri che portano a casa 3 punti importantissimi per la classifica e per il morale, interrompono la striscia negativa di due sconfitte e si preparano ad accogliere i Reds martedì con fior di problemi di formazione. De Roon è out, Gosens è duro che rientri e rinunciare anche ad Hateboer e Romero (e forse Toloi) è troppo per i nerazzurri. I problemi restano quelli di sempre, troppo ballerini in difesa e troppe occasioni sbagliate in attacco, ma tra Ajax e Liverpool ci sta anche qualche brivido a Crotone. Tanto per non dimenticare mai da dove veniamo.