L’Atalanta supera anche il pensiero di Madrid e ritrova Pasalic, da flop a top (e un pensiero su Italiano: che bravo)

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Avevamo detto e scritto che questa partita, incastrata tra Inter e Real, rischiava di essere molto rischiosa. E il primo tempo l’ha dimostrato in pieno: è una fortuna averlo chiuso sullo 0-0, tenendo aperta la partita. Perché poi all’Atalanta è «bastato» entrare in campo con una testa diversa per trovare il modo di aprire una squadra intelligente come lo Spezia e metterla al tappeto. E - ironia della sorta - a deciderla è stato il giocatore forse apparso più a disagio nel primo tempo: Mario Pasalic. Nulla - o quasi - di giusto nei primi 45’, due gol e un assist nel secondo, e una condizione che di colpo è sembrata in grande crescita. Andiamo al solito per punti.

1. «Testa al Real Madrid»

E’ stata «l’accusa» principale rivolta alla squadra nell’intervallo: giocano così perché hanno la testa a Madrid. Ora, su questo tema si potrebbe discutere all’infinito. Sono professionisti, quindi devono pensare allo Spezia, dice l’accusa. Sono uomini e tra Spezia e Real è normale che almeno in parte pensino al Real, dice la difesa. Noi la pensiamo così: sono uomini, sono ragazzi che da quattro anni portano avanti un percorso di crescita che martedì li metterà di fronte a Benzema, a Sergio Ramos, di nuovo a Modric. Non al Bernabeu, che sarebbe stato come per un ballerino andare al Bolshoi di Mosca. Però l’appuntamento è storico, ed è una storia che hanno costruito loro. Ovvio, normale e naturale che la testa fosse almeno in parte già seduta sull’aereo per Madrid. Poi però l’Atalanta è stata brava ad accendere la luce, a tornare in campo nell’intervallo, pur senza cambi immediati (bravo Gasp a responsabilizzare gli 11 messi all’inizio), e ad aprire e chiudere la partita nel giro di pochi minuti.

2. Pasalic da flop a top

Qui si innesca il discorso su Pasalic, che di colpo si è ritrovato. Un colpo di testa fuori di poco in avvio, due gol, un altro colpo di testa alto di poco e una capacità di inserimento coi tempi giusti che finalmente siamo tornati ad ammirare. E attenzione: a Pasalic, cui viene spesso addebitato il difetto di divorarsi gol facili, va attribuito il merito di aver segnato il primo, che facile non era per nulla. Ha saputo attendere il momento giusto, che si aprisse lo spiraglio in cui infilare la palla. Ed è un gol pesantissimo: questa partita non era affatto scontata, la classifica ringrazia e ora la testa può davvero andare a Madrid, dove si tenterà di dimostrare che una missione impossibile può diventare possibile.

3. Italiano da tenere d’occhio

Premessa per chi sarà già pronto a saltare sui tavoli per le righe che seguono: nessuno pensa o spera che Gasperini vada via da Bergamo. Anzi: tutto lascia intendere che accada l’opposto e non solo per la prossima stagione. E di questo siamo tutti felici. Ma non possiamo non vedere - e dunque sottolineare - Vincenzo Italiano sia una risorsa importante del calcio italiano. I risultati che ottiene con lo Spezia - in termini di identità e gioco forse anche più che di punti in classifica - dicono che questo allenatore va tenuto in grande considerazione. Lo Spezia del primo tempo ha imbambolato l’Atalanta , dopo averla bloccata nella partita d’andata. E l’ha fatto con armi molto simili a quelle che in genere usa Gasp per affrontare e annichilire gli avversari.

4. I nervi di Gasperini

Infine, ci sia consentito. Qualcuno fischi un rigore a scelta all’Atalanta, perché i nervi di Gasperini cominciano a essere davvero sopra le righe. L’azione l’abbiamo vista tutti: Gosens viene messo giù nettamente fuori area, ed è persino in dubbio che fosse un intervento falloso. A quel punto, dopo l’espulsione con il Napoli, è partita una protesta onestamente eccessiva. Grida amplificate dal silenzio dello stadio che però sono piuttosto distanti dallo stile dell’Atalanta. Attenzione, perché poi il popolo ascolta e vede complotti dove proprio non ci sono: l’Atalanta torna al quarto posto, e non ci sono arbitri - qualsiasi sia la sezione di provenienza - che congiurano. Tenere i nervi saldi non è secondario.