Una liscia liscia, mai. Ma almeno questa era quasi impossibile buttarla via. Il Crotone, col massimo rispetto per una squadra di buona volontà, non è il Bologna e non è nemmeno il Torino. Per motivazioni e valori tecnici, il Crotone è già id un’altra categoria, ovviamente inferiore. Per cui nonostante «l’impegno» che l’Atalanta ha deciso di metterci, non vincerla era davvero un’impresa troppo ardua persino per una squadra che quando c’è stato da sprecare non s’è fatta tirare indietro. Invece è bastato un inizio di secondo tempo con la testa ben connessa ai piedi per infiocchettare la quarta vittoria di fila e cambiare un altro po’ la classifica. Serata semplice, più o meno. Qualche spunto c’è.
1. La classifica sorride
Il gol della Roma nel finale ha tolto un po’ di gusto alla classifica che avremmo potuto avere a quest’ora. Quattro punti sulla quinta sarebbero stati un tripudio, e la dimostrazione che non è solo l’Atalanta, a volte, a buttar via i punti. Invece la Roma ha saputo raddrizzare la partita di Firenze e a portarla a casa: la squadra di Fonseca resterà fino all’ultimo tra le avversarie per un posto in Champions, perché ci crede e ha i valori per competere. Però ha perso punti il Milan, ed è un pareggio importantissimo perché rispegne l’entusiasmo dei rossoneri dopo l’ultima vittoria. Il Milan di fatto saluta lo scudetto, a meno di imprevedibili harakiri dell’Inter... e ritrovarsi di colpo nella bagarre della Champions per i rossoneri non sarà particolarmente piacevole, tanto più che con l’avanzare della stagione i punti si faranno sempre più pesanti. Certo, con l’Udinese la sconfitta sembrava già scritta e invece è arrivato il miliardesimo rigore stagionale, ma va detto che non sono tutti rigori inventati, e che al Milan va poi dato il merito di saperli sfruttare. Dentro tutto, la serata per l’Atalanta resta largamente positiva.
2. Portieri-sicurezza
Gasperini, confermando le previsioni della vigilia, ha rimesso in campo Sportiello e tenuto in panchina Gollini. Qui c’è una novità. Gasperini ha sempre incluso i portieri nei turnover, ma due partite di fila giocate da Sportiello sono una novità da interpretare. Da capire se Gasperini abbia inteso le ultime prestazioni di Gollini come un segnale di calo di forma, o se ci sia altro. Vedremo le prossime: Inter, Spezia, soprattutto il Real. Intanto, di Sportiello va detto che ha confermato una volta di più di essere una assoluta sicurezza. Sia nei fondamentali classici del portiere, e lo si è visto nell’uscita su Messias, quando ha fermato la palla del possibile 2-1 per il Crotone. Sia, e lo si è visto di più contro la Sampdoria, nella gestione della palla con i piedi, nella precisione dei rilanci, nella visione del gioco avversario che determina i tempi di uscita. Due portieri così sono un lusso assoluto che speriamo di poter conservare nella prossima stagione.
3. Miranchuk delizia
Infine, occorre ribadire quel che spesso si è detto di Miranchuk. Perché è vero che l’avversaria non è delle più impegnative, ma i lampi di talento puro che mostra il giocatore sono spesso impressionanti. Il gesto tecnico del gol evidenzia una naturalezza non comune. Poi non si può non vedere che l’indole del giocatore non è esattamente quella guerrigliera che piace a Gasperini. Ma se si riuscirà ad accelerargli un po’ il sangue nelle vene, da questa sorta di «oggetto misterioso» avremo grandi gioie. Vale il discorso fatto per Sportiello: avere un panchina un elemento del genere è un lusso incredibile.
4. Primo attacco
Proprio il gol di Miranchuk è quello che ha permesso all’Atalanta di raggiungere l’Inter in cima alla classifica dei gol segnati. Facilmente sarà un primo posto temporaneo, dato che l’Inter ha in programma una trasferta non irresistibile a Parma. Resta però un dato da segnalare, soprattutto perché l’Atalanta ha perso Gomez strada facendo. Eppure, i dati dicono che la squadra produce, eccome. Ne riparleremo.