
Cominciamo bene / Bergamo Città
Lunedì 11 Gennaio 2016
Atalanta, è una crisi
Serve sangue freddo
L’Atalanta vista domenica è una squadra in crisi, non bisogna nasconderselo. Crisi di gioco, crisi di gambe, forse soprattutto in crisi di motivazioni. Maxi Moralez non era un leader, ma era una rotellina fondamentale nel gioco dell’Atalanta. In una partita come quella di ieri, magari, era proprio la rotellina che faceva saltare i meccanismi (diciamo pure il catenaccio, ma farlo nelle condizioni del Genoa - e dell’Atalanta l’anno scorso - non è uno scandalo) degli avversari.
Ma Maxi Moralez è andato, non c’è più, è il passato. Inutile piangere su chi non c’è più: più utile piangere su chi c’è. L’Atalanta è in crisi ma non è una squadra di brocchi. Attenzione, però, perché per ritrovare la «fame» serve agire con sangue freddo. Chiaro che sulla situazione ha la sua influenza la super partenza. Ritrovarsi a Natale con una decina di punti sulla zona retrocessione è meraviglioso e firmeremmo tutti ogni anno, ma può anche far male, se si decide - come legittimamente si decide qui - di non alzare l’asticella degli obiettivi. Se si punta alla salvezza, e la salvezza a metà stagione è virtualmente raggiunta, ovvio che la corda della tensione rischi di allentarsi. In più ci sono le voci di mercato, che di certo non aiutano (ma fanno danni a tutti, mica solo all’Atalanta).
Dunque? Dunque servono analisi e soluzioni. Aprire processi isterici contro Tizio o Caio, non ha senso. Certo, ci sono giocatori al capolinea o quasi, e lo si vede. E ci sono giocatori che al capolinea non sarebbero, ma offrono prove molto, ma molto al di sotto del loro supposto potenziale.
Come se ne esce? Mandando segnali rapidi e chiari. Il mercato dà fastidio? Lo si chiuda, il prima possibile. Si mettano i giocatori che servono, e poi si chiudano le porte di Zingonia, accompagnando all’uscita chi eventualmente abbia voglia di cambiare aria, stile Maxi.
Insomma, la situazione è seria ma fortunatamente non grave, stanti i nove punti di perdurante vantaggio sulla zona retrocessione. Ed è qui - sul piano delle motivazioni - che deve scendere in campo la società, perché se nove punti sono tranquillizzanti, il problema è che tranquillizzano pure troppo, visti i risultati. Quindi squillino le trombe, rullino i tamburi. Soprattutto, suonino le sveglie.
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Romano Gambirasio
9 anni, 4 mesi
Fino a quando noi tifosi atalantini ci accontenteremo di partecipare solo al campionato di serie A, senza porci altre aspirazioni, la nostra società si adegua nel' accontentarci. Certamente sotto le presidenze Turani e Bortolotti, pur vendendo sempre giocatori, avevamo vinto 1 Coppa Italia e partecipato a per diversi anni a tornei in Europa. fino a quando avremo lo stadio con 15000 spettatori per partita per vedere lo schifo di ieri pomeriggio, nessun dirigente del' atalanta farà qualcosa, in quanto probabilmente è il nostro massimo di presenza allo stadio. per fare cambiare le cose...RESTARE .TUTTI A CASA!
Guglielmo Keller
9 anni, 4 mesi
Ci sono tifosi Atalantini che potrebbero essere Presidente, Direttore Generale, Allenatore, ecc, ecc, tanto sono preparati per TUTTI i ruoli. Arrivi e Partenze lasciamole fare a chi è preposto. Stiamo vivendo un momento delicato e lo vediamo tutti. Criticare è giusto purchè la critica sia costruttiva. Chiedo invece ai giocatori di giocare con il cuore per questi colori, in attesa di buone notizie dal campo.
stefano manzoni
9 anni, 4 mesi
A Bergamo i presidenti sono sempre stati contestati quando hanno portato la squadra alla retrocessione,ed a questo non si e'sottratto nemmeno Percassi e chi afferma il contrario e'di memoria corta,con l'attuale dirigenza abbiamo finora vinto 1 campionato di serie B e partecipato a 5 campionati di serie A. Mettiamoci d'accordo se Maxi va a guadagnare di piu Percassi ha il braccino corto e non lo trattiene,se invece perdiamo,Percassi li paga troppo e dovrebbe mandarli a lavorare non a Zingonia ma nei cantieri.....
osvaldo licini
9 anni, 4 mesi
Sono d'accordo con il sig. Nicola che se le stesse manovre di mercato le avessero fatte i vecchi presidenti Ruggeri e Bortolotti apriti cielo .....contestazioni e scritte (offese) sui muri di mezza provincia. Invece con il sig. Percassi tutto va bene per i tifosi.
NICOLA DIGONZELLI
9 anni, 4 mesi
Maxi Morlaez e' andato e' vero ma chi lo ha fatto andare? bastave ritoccargli lo stipendio forse visto che era uno dei pochi insostituibili invece viene piu' comodo dire che e' lui che ha voluto andar via ed intanto i 5.000.000 di euro li intasca il presidente Percassi che guai a criticare da parte di voi giornalisti. Se le stesse manovre di mercato le avessero fatte i rimpianti Ruggeri e Bortolotti apriti cielo. Il primo ad aver capito che questa societa' non mira ad altro che alla salvezza e' stato il d.g. Marino che ha lasciato la barca prima che affondasse senza che vi fosse la presenza di un Percassi a ringraziarlo per il lavoro svolto. Oggi i problemi ce li dovrebbe risolvere un tale sig. Sartori che non meno di qualche settimana fa a Bg tv a TuttoAtalanta (rivedetevi la puntata) asseriva che a gennaio ci sarebbero stati pochi ritocchi e nessun titolarissimo sarebbe partito.