Bergamo e Provincia / Pianura
Mercoledì 06 Maggio 2015
Osio Sopra, spari contro villa di rom
Il sindaco scrive a Mattarella e Renzi
Sabato notte lanciata una bomba carta in taverna e 5 colpi di pistola contro il camper e l’abitazione. Sequestrati i bossoli, si pensa all’intimidazione di un clan rivale. Gregori: «A rischio tutti i cittadini».
Hanno esploso cinque colpi di pistola contro il camper e la villa di una famiglia rom e hanno gettato una bomba carta che ha infranto la portafinestra della taverna. Paura nella notte tra sabato e domenica a Osio Sopra, in via Mastro Bonacio, una zona residenziale del paese. I vicini sono stati svegliati all’una, si sono affacciati alle finestre e hanno visto il fumo uscire dalla taverna della villa degli Hudorovich. Hanno subito chiamato i vigili del fuoco e i carabinieri ma non hanno visto gli autori dell’attentato. All’interno della villa c’erano alcuni nomadi, tutti adulti, anche loro svegliati di soprassalto. Nessuno è rimasto ferito.
I carabinieri di Treviglio, che si stanno occupando delle indagini, hanno sequestrato cinque bossoli di pistola. Secondo i primi accertamenti, tre colpi sono stati sparati contro il camper che i rom avevano parcheggiato davanti alla villa (uno ha bucato una gomma), altri due contro il muro dell’abitazione. La bomba carta non ha provocato altri danni oltre al vetro infranto. La villa dei nomadi è protetta da un ottimo impianto di videosorveglianza e le riprese delle telecamere sono già state acquisite.
I rom non hanno indicato un possibile movente per quello che, per ora, appare come un atto intimidatorio ad opera di un clan rivale. Visto il recente precedente di Calcio, però, i carabinieri stanno indagando anche sul gesto messo in atto da qualche cittadino stanco della presenza dei nomadi in paese. A Osio Sopra sono infatti tre le ville appartenenti ad altrettante famiglie di rom stanziali, sul territorio ormai da vent’anni. Sono famiglie che vanno e vengono, hanno camper e roulotte parcheggiate davanti alle loro case o nei parcheggi pubblici e molti dei rom hanno precedenti. Anche quelli che abitano la villa presa di mira sabato notte sono pregiudicati. Facile collegare l’episodio con l’omicidio di Roberto Pantic, il rom ucciso il 22 febbraio a Calcio mentre dormiva nel suo camper con un colpo di pistola alla testa.
Le indagini proseguono ma l’episodio ha messo in grande allarme i residenti e il sindaco Pier Giorgio Gregori, della lista civica «Osio Aperta», che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica, a quello del Consiglio, al ministro dell’Interno, al questore e al prefetto di Bergamo, ai carabinieri e alla Guardia di finanza di Treviglio.
«La scorsa notte di sabato 2 maggio – scrive il primo cittadino – la comunità di Osio Sopra, il Comune che ho il privilegio di amministrare, ha assistito all’ennesimo atto di violenza, un avvertimento o regolamento di conti tra clan di rom, con sparatorie e lanci di bombe carta. Tali aggressioni, seppur interne ad una determinata cerchia di persone, mettono a rischio e allarmano tutti i cittadini per bene, che nulla hanno a che fare con le regole e le faide della minoranza facinorosa Gli stessi cittadini per bene, per molti dei quali negli ultimi anni di crisi economica è diventato complicato sostenere le normali spese familiari, si chiedono da tempo come sia possibile che qualcuno possieda automobili, camper e case senza poter dimostrare di avere un lavoro e non conosca il significato dell’espressione “fedeltà fiscale” in un momento storico in cui a tutti è chiesto uno sforzo straordinario».
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