Zuffa tra due cani, 74enne interviene e viene morsicato: perde una falange. La versione della proprietaria dell’Akita Inu

Stava passeggiando con la moglie in via Sant’Orsola, in direzione di via XX Settembre, con un bulldog francese al guinzaglio. C. R., 74 anni, residente in città, ha incrociato una ragazza con un altro cane al guinzaglio, di taglia più grande, un Akita Inu, che stava camminando anche lei verso via XX Settembre. Come spesso accade, i due cani si sono messi ad abbaiare e ringhiare e si sono azzuffati.

È successo alle 17 di martedì 22 marzo, all’altezza del civico 25. L’uomo è subito intervenuto cercando di dividere i due cani, preoccupato perché il suo era di taglia decisamente più piccola rispetto al rivale, simile a un Husky. Con la mano destra ha cercato di prendere il muso del bulldog ma in quel momento è stato morsicato dall’Akita Inu, che gli ha staccato la prima falange dell’indice. Il 74enne è caduto a terra dal dolore, sotto choc, mentre la moglie è corsa a chiamare aiuto e alcuni passanti si sono fermati a prestare soccorso.

È intervenuta un’ambulanza della Croce Rossa di Bergamo, che ha trasportato l’uomo in codice verde all’ospedale Papa Giovanni XXIII. La Polizia locale si è occupata degli accertamenti, raccogliendo i racconti dei testimoni che hanno assistito all’incidente. La proprietaria dell’Akita Inu, A. B. di 33 anni residente in città, è stata multata di 100 euro per violazione del regolamento di polizia urbana. Il 74enne ha tempo 90 giorni per presentare, se lo vorrà, una denuncia per lesioni.

La proprietaria dell’Akita Inu ha invece fornito la sua versione dei fatti e una ricostruzione diversa, facendo anche sapere che impugnerà la sanzione: «Camminavo per via Sant’Orsola in direzione via Sant’Alessandro con il cane del mio compagno, quando dalla direzione opposta sopraggiungeva una coppia di anziani con un bulldog francese, un molosside, al guinzaglio allungabile, che è fuori legge, il quale si fiondava verso il mio Akita, che aveva un guinzaglio di lunghezza inferiore al metro e mezzo consentito per legge e museruola agganciata al manico come per legge. Il mio Akita a quel punto lo prendeva alla pettorina, tant’è vero che il bulldog non riportava lesioni da buco o tenaglia di morso. Il signore iniziava a urlare, unitamente alla consorte, a insultarmi e a prendermi a calci. A quel punto, il cane non mollava chiaramente la presa, vedendoci oggetto di aggressione». Prosegue la padrona: «Faccio presente che il signore, a quel punto, infilava una mano in bocca al mio cane, dopo averlo preso a calci, e strappava con forza la presa del suo, estraendo il dito si falciava la falange, che volava dalla bocca nel momento esatto in cui lo stesso estraeva la mano». All’episodio ha assistito un testimone.