Cronaca / Bergamo Città
Martedì 12 Ottobre 2021
Vuoi diventare volontario in carcere? Seconda edizione del percorso formativo
Organizzato da Centro di Servizio per il Volontariato e Casa Circondariale di Bergamo, il percorso per formare un nuovo gruppo di volontari che andranno a operare dentro il carcere prenderà il via nel mese di novembre. Iscrizioni aperte fino al 29 ottobre.
Un corso di formazione per diventare volontari in carcere: è questa la proposta lanciata da Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo e Casa Circondariale di Bergamo, in collaborazione con l’Associazione Carcere e Territorio, la Diocesi di Bergamo e Ulepe (Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna) per costruire un nuovo gruppo di volontari che operino fuori e dentro il carcere.
Di fatto una seconda edizione della positiva esperienza avviata a inizio 2020 che, nonostante le fatiche della pandemia, ha formato un gruppo di trenta volontari che ora stanno già prestando servizio in diverse attività proposte all’interno della Casa Circondariale ma anche a fianco delle persone che scontato pene alternative al carcere .
«Il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di volontari all’interno delle attività della Casa Circondariale è stata una grande sfida. Abbiamo proposto un corso che potesse chiamare il territorio a conoscere cosa è veramente il carcere e l’adesione è stata massiccia – ha raccontato la direttrice del Carcere di Bergamo, Teresa Mazzotta -. Una risposta che ora ci spinge a riproporre l’esperienza perché siamo convinti che il volontariato fa sì che il carcere possa considerarsi ancora un quartiere della città e non diventi autoreferenziale. Vengo da esperienze in cui ho visto sia l’assenza del volontariato e la resistenza del territorio sia la presenza di tante esperienze di volontariato: credo che questa seconda strada sia quella su cui investire. Chiudere non può creare sicurezza sociale».
Una sfida che il Centro di Servizio per il Volontariato ha prontamente accolto: «Da sempre il ruolo di Csv è quello di promuovere e sostenere il volontariato nei contesti di vita. Un volontariato che sia attento e pronto a rispondere ai bisogni che il territorio esprime: per questo ci siamo da subito spesi a fianco dell’istituzione carceraria per formare e accompagnare cittadini che potessero mettersi al servizio dei percorsi di giustizia – ha spiegato Oscar Bianchi, presidente del Csv -. La prima edizione di questo percorso si è rivelata positiva, per questo abbiamo scelto, insieme alla rete di soggetti che hanno partecipato al percorso, di proporre una nuova edizione. Speriamo che anche in questa occasione la cittadinanza risponda con entusiasmo e impegno».
Il percorso, che sarà condotto con la supervisione del professor Ivo Lizzola dell’Università degli Studi di Bergamo, prenderà il via giovedì 4 novembre alle ore 17.00 e avrà una durata di quattro incontri online seguiti da una fase di tutoraggio per consentire ai nuovi volontari di sperimentare diverse attività di volontariato nell’esecuzione penale . Gli appuntamenti del corso sono stati pensati per avvicinare i partecipanti all’esperienza dell’esecuzione penale, permettendo loro di conoscere questo mondo, le persone in esso coinvolte, i ruoli e le funzioni, il disegno delle normative e delle pratiche trattamentali oltre che le recenti riflessioni sulla giustizia. Momenti di conoscenza, incontro e visita con le realtà dell’esecuzione penale, carceraria e non solo, si alterneranno a momenti di riflessione ed approfondimento, con un’apertura anche verso altre realtà lombarde attive su questi temi.
Un’opportunità per aprire lo sguardo su una dimensione che spesso viene dimenticata, come ha sottolineato il direttore della Caritas Diocesana don Roberto Trussardi: «Come Caritas Diocesana Bergamasca sono lieto di condividere il percorso di formazione per volontari nell’esecuzione penale. Per chi deciderà di partecipare sarà sicuramente un’occasione per approfondire alcune conoscenze nel tema dell’esecuzione penale e allo stesso tempo un’occasione per fare gruppo tra i volontari e il mondo dell’associazionismo che si occupa di queste tematiche».
I volontari che parteciperanno al percorso potranno scegliere di operare anche fuori dalla Casa Circondariale, a fianco delle persone che sono chiamate a svolgere misure alternative alla detenzione . «Il confine tra il dentro e il fuori è molto labile ed è necessario investire energie anche e soprattutto sull’esterno, che va curato e preparato affinché non diventi ostile e respingente nei confronti di chi vi si riaffaccia con uno stigma o fragilità pesanti. In questa impresa titanica la presenza attiva sul territorio di volontari, adeguatamente formati, curiosi di comprendere il mondo della giustizia nella sua complessità, disposti a lavorare in rete e a mettersi in gioco può davvero fare la differenza – ha spiegato Lucia Manenti, direttrice Ufficio Locale Esecuzione Penale Esterna -. I volontari apportano uno sguardo diverso, agile e informale, affiancano gli operatori come “antenne” sensibili e facilitatori nei contesti di vita delle persone in esecuzione penale. Per l’Uepe, che non ha mai avuto volontari, è una sfida nuova e molto intrigante: il nostro sogno è poter contare sulla presenza attenta, consapevole e responsabile di adulti che in tutta la provincia possano diventare promotori e sensibilizzatori di una nuova cultura della giustizia, generativa di una maggiore capacità di accoglienza e di coesione sociale».
Una direzione condivisa anche dall’Associazione Carcere e Territorio, che da quarant’anni opera proprio per l’umanizzazione delle pena e per l’inclusione degli autori di reato: «Questo percorso formativo e propedeutico costruito in rete, riveste per l’Associazione Carcere e Territorio Bergamo A.P.S. che ha nei volontari parte vitale delle proprie attività una importante occasione sia per rafforzare la presenza del volontariato all’interno della Casa Circondariale che per l’importante l’attività esterna di accoglienza, di impegno nel consolidare i legami con il territorio provinciale e di sensibilizzazione nella prospettiva di una cultura favorevole ad una esecuzione penale di comunità», ha sottolineato il presidente dell’associazione Fausto Gritti.
La partecipazione al corso è gratuita e ai partecipanti verrà chiesta la partecipazione obbligatoria a tutti gli incontri. Per candidarsi come volontari è necessario compilare l’apposito modulo disponibile sul sito bergamo.csvlombardia.it entro venerdì 29 ottobre 2021. Per maggiori informazioni scrivere a [email protected].
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