Voli notturni, Gori: «Bisogna intervenire»
Sacbo: «Colpa degli scioperi e del meteo»

Il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori chiede spiegazioni a SACBO, società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, in merito ai voli notturni.

Nella nota stampa inviata dal Comune di Bergamo si sottolinea che Palafrizzoni ha ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini, soprattutto nell’ultima settimana: Gori ha incontrato nei giorni scorsi i comitati di Colognola e Bergamo Ovest, raccogliendo preoccupazione sull’incremento di decolli e atterraggi in orari nei quali non dovrebbero essere previsti disagi, ovvero dopo le ore 23.

«Negli ultimi tre mesi – sottolinea Gori nella sua richiesta a SACBO – sulla città sono stati ben 166 i voli notturni, contro i 72 dello scorso anno, che pure già rappresentavano un’anomalia rispetto alla regola che come sappiamo vorrebbe i voli notturni - dalle 23.00 alle 6.00 - in decollo verso est. Sono dunque largamente giustificate le proteste dei cittadini e dei comitati dei quartieri della zona sud della città, che già sopportano l’impatto della quasi totalità dei decolli negli orari diurni e che in una stagione di intenso traffico come questa si trovano a subire un disturbo acustico particolarmente significativo. A cosa si deve questo raddoppio dei decolli notturni sulla città? Cosa si può fare per evitarli? Sappiamo che le condizioni meteo posso eccezionalmente modificare i flussi di decollo e atterraggio, ma la situazione non pare giustificarsi per questa sola ragione. Il disagio patito da migliaia di cittadini è tale da richiedere un tempestivo intervento da parte della società aeroportuale».

Ecco la risposta ufficiale di Sacbo

«L’Aeroporto di Milano Bergamo è arrivato a offrire una rete di collegamenti tale da garantire mobilità quasi assoluta nell’area europea e coprire le principali direttrici mediterranee, consentendo all’industria del turismo di operare nella stagione estiva i voli per le vacanze. Se il load factor, l’indice di occupazione dei posti a bordo degli aeromobili, si mantiene su percentuali mediamente alte, non così l’indice puntualità dei voli in partenza che risentono delle conseguenze di quanto avviene nei cieli europei, con ritardi estesi a tutto il traffico aereo continentale. Ciò premesso, situazioni contingenti, che possono derivare da condizioni meteorologiche avverse e da agitazioni periodiche degli addetti al controllo del traffico aereo in alcuni Paesi posti sulle direttrici di sorvolo delle rotte servite dal nostro aeroporto (scioperi che sono stati oggetto di una nota diffusa da Assaeroporti alle autorità italiane ed europee, in cui si esprime preoccupazione per le conseguenze a carico di compagnie aeree e passeggeri e degli scali che li ospitano, nonché dei disagi e ricadute sui territori limitrofi gli scali, soggetti per contingency a maggiori pressioni ambientali), causano ritardi che possono provocare lo slittamento delle operazioni fino a mezzanotte ed eccezionalmente oltre. Sulla base dei dati di Eurocontrol, prendendo in esame gli ultimi due mesi, a fronte dell’incremento del traffico del 2,9% il monte dei ritardi è cresciuto del 176,5%. Ciò è dovuto, nell’82% dei casi, oltre che alle condizioni meteo avverse, agli scioperi ATC Marsiglia che hanno impattato direttamente sulle rotte lungo le direttrici da nord a sud-ovest del continente, provocando effetti sulle rotazioni degli aeromobili. Per il restante 18% dei casi, i ritardi sono stati dovuti a contingenze aeroportuali. E’ chiaro che, in tale situazione, il gestore aeroportuale vede ricadere sulla propria struttura operativa non solo la responsabilità ma anche aggravi e costi conseguenti.

Portare a termine il programma dei voli è imposto dalla necessità di garantire i diritti dei passeggeri a raggiungere la propria destinazione, sia in partenza che in arrivo, così come la sicurezza e funzionalità dello scalo, la cui infrastruttura è concepita per essere una accogliente aerostazione di transito, i cui spazi e servizi rendono la permanenza confortevole, facendo in modo (con l’aiuto e l’assistenza del sempre presente personale aeroportuale) che lo sia anche quando prolungata dalle situazioni contingenti. I frequenti casi di voli in partenza slittati oltre le due ore rispetto all’orario programmato, mai verificatisi in così alta percentuale prima d’ora, sono il riflesso di una situazione che attanaglia tutte le aerovie e impatta su tutti gli aeroporti, compreso quello di Bergamo. Va da sé che, nel periodo di massima attività delle flotte aeree e più elevato movimento dei passeggeri, in caso di forte ritardo o necessità di individuare un aeromobile sostitutivo e il relativo equipaggio, le soluzioni alternative non sono sempre e immediatamente disponibili. Ciò spiega perché i passeggeri si vedono riprotetti su voli che operano intorno alla mezzanotte o addirittura in orario notturno.

È evidente che sull’aeroporto, benché non responsabile dei ritardi che si accumulano nella filiera dei voli nei cieli europei, ricade la responsabilità di assistere in modo puntuale e appropriato i passeggeri, riproteggendoli nei modi e nelle forme previste dal regolamento europeo 261. Un compito che il personale aeroportuale espleta con professionalità e attenzione dovute.

Dal suo canto, SACBO continuerà a farsi portavoce nelle sedi competenti affinché si possa tornare a standard operativi di puntualità ed efficienza, nell’interesse di passeggeri e compagnie aeree e, non da ultimo, del territorio intorno all’aeroporto».

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