Cronaca / Bergamo Città
Martedì 01 Agosto 2017
Voleva imbarcarsi con una bomba
su volo per Orio, arrestato a Manchester
Si tratta di un pakistano di 43 anni che fu fermato a Manchester e poi rilasciato a gennaio . «Non c’è esplosivo» ma altre analisi invece hanno poi rivelato che era: «Potenzialmente pericoloso».
Aveva tentato di imbarcarsi su un volo Ryanair da Manchester a Orio al Serio portando una bomba artigianale, ma era stato fermato dagli addetti alla sicurezza dell’aeroporto inglese. Analizzato l’ordigno, avevano ritenuto che non fosse pericoloso e lo avevano fatto tornare a casa senza arrestarlo. I fatti risalgono al 30 gennaio scorso. Il 5 febbraio l’uomo, Muhammad, 43 anni di Bury, Manchester, pakistano con passaporto italiano, aveva potuto partire nuovamente per Orio al Serio senza problemi.
Nel frattempo, analizzando meglio il dispositivo rudimentale che gli era stato sequestrato, i tecnici avevano concluso che si trattava di un ordigno potenzialmente pericoloso e per questo il 12 febbraio, al suo ritorno a Manchester, era stato arrestato. Lunedì 31 agosto è comparso in tribunale a Manchester e i principali siti di informazione on line inglesi hanno riportato la notizia del processo. L’uomo era stato fermato il 30 gennaio a Manchester dopo che gli scanner aeroportuali avevano rilevato il dispositivo improvvisato, nascosto in un evidenziatore. Ma i tamponi non avevano individuato esplosivo e Muhammad era stato rilasciato dopo un interrogatorio. Il giorno dopo era tornato dalla polizia a riprendere il suo cellulare e il 5 febbraio gli era stato permesso di imbarcarsi su un altro volo Ryanair per Orio al Serio.
«L’unico motivo per cui avrebbe cercato di portare quel dispositivo sull’aereo era farlo esplodere sul Boeing 737 – ha detto ieri il procuratore Jonathan Sandiford – mettendo in pericolo la vita dei passeggeri a bordo e causando danni all’aereo stesso». Il dispositivo a raggi X aveva mostrato tre batterie con dei fili collegati all’evidenziatore, che conteneva anche della polvere esplosiva. L’ordigno era nascosto nella fodera della valigia. Agli addetti alla sicurezza, Muhammad aveva detto che non sapeva cosa fosse e che sua moglie o altre persone sconosciute potevano averlo infilato nella sua valigia a sua insaputa.
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