
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 11 Agosto 2017
Visite fiscali, ecco cosa cambia
L’obiettivo? Sette ore di controlli per tutti
Con l’entrata in vigore di un altro pezzo della riforma Madia della Pubblica Amministrazione, sarà effettivo il passaggio di testimone tra Aziende socio-sanitarie e Inps in materia di visite fiscali.
A partire dal 1° settembre cambiamenti in vista per poco meno trentamila lavoratori pubblici bergamaschi. D’ora in poi toccherà all’istituto di previdenza farsi carico dell’organizzazione degli accertamenti medico fiscali sulle assenze dal servizio per malattia. Il provvedimento riguarderà tutti i dipendenti pubblici, ad esclusione del personale delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Rientrano invece i lavoratori impiegati nelle amministrazioni statali, compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, quelli di aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e i loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi delle case popolari, le Camere di commercio, gli enti pubblici non economici e le loro amministrazioni.
All’Istituto servono almeno 4-5 nuovi medici per fare fronte al prevedibile incremento del numero delle visite. La procedura al via il 1° settembre avrà un carattere sperimentale. Oggi sono previste quattro ore al giorno di reperibilità per i controlli per il settore privato (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19) e sette per il pubblico (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18). L’obiettivo della Riforma è di uniformare le fasce tra pubblico e privato portandole a sette ore per tutti.
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lodovico erto
7 anni, 9 mesi
Ma il vero problema è l'assenteismo /finto malato nella P.A. Nel privato non è semplice fare il furbo,il problema esiste anche lì ma è meglio gestito. Equiparare il pubblico al privato o perlomeno avvicinarlo sarebbe un bel passo avanti. La percentuale di malattia nel pubblico è notevolmente superiore (più cagionevole? ).
giampiera villa rossi
7 anni, 9 mesi
Emanuel Capitano se mi rompo un braccio a casa cadendo dalle scale, per il datore di lavoro è malattia.
claudio locatelli
7 anni, 9 mesi
Su 100 visite domiciliari del medico fiscale ASL quanti sono i lavoratori mandati a lavorare il giorno dopo??? Vi garantisco per esperienza che non superano il cinque per cento...e allora, bene le visite direttamente effettuate dai sanitari INPS....
luigi zambetti
7 anni, 9 mesi
Sino ad oggi il servizio di verifica offerto dalle ASL era più che buono ed i controlli venivano fatti in modo efficace. Da tempo si sentiva che la gestione dovesse passare all'INPS, con il dubbio che i controlli venissero eseguiti altrettanto puntualmente. Ci saranno dei problemi, credo.
claudio locatelli
7 anni, 9 mesi
Interessante l'esclusione dai controlli INPS di forze dell'ordine e vigili del fuoco....chi ne conosce il motivo????
Lorenzo Cavagna
7 anni, 9 mesi
Sarebbe meglio se facessero solo 4 o 6 ore di non reperibilità per recarsi dal medico o in farmacia. Se sei malato stai in CASA !!!!!!!!!!!
Alex Pagani
7 anni, 9 mesi
Quindi uno che ha un braccio rotto deve stare chiuso in casa perché malato?
emanuel capitanio
7 anni, 9 mesi
Signor pagani bisogna fare differenza tra infortunio e malattia
Roberto Moccolo
7 anni, 9 mesi
Il sig Pagani ha ragione... Se mi rompo anche solo un braccio fuori da ambito lavorativo e ho tutto certificato da ospedale perchè devi venire a controllarmi? Camminare posso... Mi sembrano domiciliari...