Visite, esami e tempi d’attesa
«Rispettati nel 95% dei casi»

L’Ats: migliorano i valori medi dei tempi di attesa per visite ed esami in provincia di Bergamo.

Nel giro di un anno il tasso di aderenza, cioè il rispetto delle tempistiche previste caso per caso, è passato dal 93% del 2016 al 95% dei primi mesi di quest’anno. Ciò sta a significare che 95 prestazioni ambulatoriali (esclusi ricoveri e le attività programmabili) sono state erogate entro il tempo standard. «È la dimostrazione che su base provinciale la questione non è così critica. Bisogna spostarsi magari in altri centri, ma il servizio c’è - commenta Mara Azzi, direttore generale di Ats Bergamo – il privato ha un’aderenza del 94%, il pubblico del 96%».

La normativa prevede l’assegnazione di una classe di priorità attribuita dal medico in base alla condizione clinica: P programmabile, D differibile (da eseguire entro 30 giorni in caso di visita o entro 60 giorni in caso di prestazioni strumentali), B breve (entro 10 giorni) e U urgenza differibile (massimo entro 72 ore). Il tasso di aderenza si ferma a 85% nei casi di urgenza differibile: «Criticità che si verifica se le richieste sono a ridosso del fine settimana o di un periodo in cui è impossibile garantire l’apertura giornaliera degli ambulatori specialistici»

Al momento, le maggiori criticità sul territorio della provincia di Bergamo riguardano le prestazioni che hanno minore offerta e che sono molto dipendenti dalle apparecchiature o dalla durata della prestazione. Ad esempio: il tempo di aderenza per una prima visita pneumologica è del 68%, per la chirurgia vascolare del 75%, per esami in endoscopia dell’80%. «Ciò accade perché gli specialisti di queste branche sono pochi sul territorio e non tutte le strutture sono accreditate» spiegano dall’Ats.

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