Via Autostrada, multe valide
«Sono 200 sanzioni in tre anni»

L’assessore Zenoni risponde al centrodestra: «Il limite dei 50 orari è in vigore da molto prima del 2009. Non c’è rischio di impugnazione»

È affare vecchio che in via Autostrada la velocità massima consentita sia di 50 chilometri orari. Non del 2012, quando il rettilineo passa dalla competenza della società Autostrade a quella del Comune. Non del 2009, quando la via inizia a essere considerata «centro abitato», dove il limite («considerato implicito») stabilito dal codice della strada è di 50 chilometri.

È così da una data non meglio definita, ma sicuramente precedente, come dimostra un segnale «vecchiotto», o meglio «di evidente lontana installazione» citando le parole dell’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni. Dunque le multe, 200 in tre anni, sono valide. È quanto emerge nella risposta data all’interpellanza dei consiglieri Andrea Tremaglia, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Davide De Rosa, Lista Tentorio. Nel documento domandavano dettagli sulla normativa per verificare se esistesse «la possibilità di una impugnazione delle contravvenzioni per eccesso di velocità emesse», oltre a chiedere una statistica su incidenti e multe nella zona, e le motivazioni che avevano portato l’amministrazione al provvedimento «pur essendo possibile stabilire un limite differente».

Le richieste risalgono al 21 ottobre, all’indomani della pubblicazione sull’albo pretorio dell’ordinanza che abbassava il limite di percorrenza in via Autostrada da 70 a 50 allora. Ora attraverso la risposta scritta, Zenoni puntualizza che il rettilineo «risulta in concessione al Comune a seguito di una convenzione con la società Autostrade per l’Italia spa, per la realizzazione del raccordo autostradale con quest’ultima e alcuni ambiti del Pii di via Autostrada». Chiarisce che la società non ha mai fornito alcuna documentazione circa la disciplina viabilistica vigente e la velocità massima consentita «anche se è corretto definirla a 50 km/h in quando la strada si trova nel centro abitato».

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