Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 20 Dicembre 2019
Velivolo caduto, i soccorsi tra le fiamme
Mattarella premia Pessina e Defendi
Onorificenza al merito della Repubblica Italiana per i due bergamaschi «per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, sono intervenuti in soccorso dei passeggeri del velivolo precipitato» nel settembre 2019.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito nella mattinata di venerdì 20 dicembre, motu proprio, trentadue onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità, per le attività in favore della coesione sociale, dell’integrazione, della ricerca e della tutela dell’ambiente. È quanto si legge in una nota del Colle. «Il Presidente Mattarella – prosegue la nota del Quirinale – ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani».
Tra i 32 insigniti del dell’onorificenza dal Capo dello Stato ci sono anche Angelo Pessina, 57 anni e Francesco Defendi, 75 anni (Bergamo), Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, sono intervenuti in soccorso dei passeggeri del velivolo privato che, nel settembre 2019, in provincia di Bergamo, è precipitato al suolo, prendendo fuoco». Nel settembre 2019, Pessina, già ispettore della Polizia di Stato e Defendi, già dipendente di una società di costruzioni metalliche, hanno visto davanti all’Aeroclub Taramelli il velivolo privato Mooney M-20, appena precipitato al suolo. Nonostante le fiamme e il fumo intenso, hanno aperto le portiere e tirato fuori il pilota, Stefano Mecca, e le figlie Chiara e Silvia. Purtroppo, a seguito delle deflagrazioni, non sono riusciti ad estrarre la terza figlia, Marzia, che, incastrata tra le lamiere, già non dava segni di vita. A seguito delle ferite riportare, il 28 ottobre scorso, è deceduto anche Stefano Mecca.
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