Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 13 Febbraio 2017
Vandalismi sui treni, più 40% in un anno
«Dieci milioni: il costo di un treno nuovo»
I dati di Trenord.In calo del 20% i graffiti. Pesanti i danni anche per le stazioni di Rfi.
Sono aumentati del 40% nel 2016 rispetto al 2015 gli episodi di vandalismo sui treni in Lombardia: l’anno scorso gli atti segnalati sono stati circa 8.400, vale a dire in media 23 al giorno. Sono alcuni dei dati diffusi da Trenord durante la presentazione nella sede della Regione di un progetto contro il vandalismo nelle stazioni e sui treni.
Il progetto «Stop al vandalismo» prevede il coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie, con una campagna informativa e altre azioni destinate all’educazione alla legalità e al senso civico dei giovani. L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore regionale alla Mobilità Alessandro Sorte, dall’ad di Trenord Cinzia Farisè, dal direttore di produzione di Rfi Lombardia Vincenzo Macello, dal presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli e dal presidente del dopolavoro ferroviario Pino Tuscano. Un dato positivo, invece, riguarda la diminuzione nel 2016 del 20% dei graffiti esterni ai treni e sono stati tagliati anche del 30% i tempi della loro permanenza. Nell’ultimo anno «sono stati puliti 130mila metri quadri di graffiti a bordo e all’esterno dei treni», ha affermato l’ad di Trenord, la quale non ha nemmeno escluso che possano essere in futuro utilizzati dei droni per controllare i depositi colpiti dai writers.
Oltre a presentare i dati del monitoraggio sul fenomeno, che ha spiegato essere stato «più oculato» rispetto al passato, Farisè ha inoltre detto che Trenord per i costi diretti delle vandalismo (graffiti, danneggiamenti e altro) in un anno spende circa 10 milioni, cioè quanto in media costerebbe comprare un treno nuovo. A questo dato vanno aggiunto altri 6 milioni spesi per la sicurezza sui convogli, «2 milioni in più» rispetto a quanto è stato speso nel periodo di Expo.
Passando alla situazione del vandalismo nelle stazioni, da Rfi è stato segnalato che sulle loro 291 stazioni lombarde nel 2016 sono stati effettuati più di 150 interventi e spesi circa un milione e mezzo di euro per sanare i danni. Da parte di Ferrovienord, Gibelli durante la conferenza stampa ha detto che su oltre 250 atti vandalici avvenuti nell’ultimo anno sulla rete Ferrovienord, il 57,5% sono stati danneggiamenti, il 32,5% sporcizia (come per esempio il ritrovamento di siringhe) e il restante 10% graffiti. «Continueremo a mettere telecamere”, ha evidenziato Gibelli, spiegando che su 120 stazioni ci sono già 1.939 videocamere di sorveglianza. Infine, l’assessore Sorte ha ricordato i provvedimenti già presi dalla Regione in tema di sicurezza a bordo treno e nelle stazioni, come la presenza di guardie giurate armate (che aumenterà prossimamente con altre 80 persone abilitate dai corsi previsti in Prefettura) o gli accordi per far viaggiare gratis le forze dell’ordine.
Sorte ha inoltre chiesto «al Governo di istituire un presidio militare almeno in ogni stazione delle città capoluogo della Lombardia. È importante sradicare il concetto che le stazioni non sono difese e che quindi lì si può fare quello che si vuole perché sono terra di nessuno. Il primo passo, dunque, é quello di poter disporre, entro sei mesi, di militari nei capoluoghi per poi estendere la sperimentazione oltre le principali città. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha fatto questa richiesta, ma ad oggi il Governo continua a tacere».
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