Vandalismi e degrado, non solo Celadina
A Bergamo 58 aree dismesse – Video

L’ex Mangimi Moretti, l’ex centrale di via Daste e Spalenga, il Gres, la Molini in via David. E poi l’Una Hotel, l’ultimo caso documentato. Sono solo alcune delle aree dismesse della città a rischio degrado. L’Eco di Bergamo negli ultimi mesi ha dato voce ai cittadini che da tempo lamentano situazioni critiche in molti quartieri della città.

Un problema annoso, aggravato dalla crisi economica che non incentiva la riqualificazione. Vengono abbandonate e poi prese di mira dai vandali o diventano rifugio per sbandati. In totale, secondo i dati di Regione Lombardia, sono 58 i luoghi dimenticati: ex Reggiani, Ote, Sace, Gres di via San Bernardino, Molini Moretti, Molini di via David, Calcestruzzi di via San Sisto, a Colognola, Italcementi di viale Pirovano, ex Gasometro della Malpensata e tante altre. Una città fantasma all’interno della città.

CELADINA - Su L’Eco di Bergamo in edicola lunedì 20 febbraio potete trovare un ampio servizio sull’ex Una Hotel, alla Celadina.Nello stesso quartiere si può trovare l’ex centrale di via Daste e Spalenga. I residenti hanno invocato l’attenzione da parte del Comune e una maggiore presenza delle forze dell’ordine dimostrando «la reale volontà di interrompere certi meccanismi che sempre più rendono tristi alcuni quartieri di Bergamo». La centrale rientra nel bando delle periferie finanziato dal governo, quindi potrebbe tornare a nuova vita nei prossimi anni. Nel frattempo, però, è preda dei vandali.

CAMPAGNOLA - Il problema principale a Campagnola è l’ex Molini Moretti, un’area dismessa che da molti anni ospita senzatetto e mendicanti. La utilizzano periodicamente per dormire, per ripararsi dal freddo e per soddisfare i bisogni di prima necessità, nonostante i numerosi sgomberi che si sono verificati nel corso del tempo da parte del Comune di Bergamo. Lo scorso 28 dicembre sono scoppiati due incendi nel giro di poche ore: l’accampamento è andato distrutto, fortunatamente senza feriti.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/ex-mulini-moretti-tra-degrado-e-incendi-dolosi_1029618_44/

RONDO’ DELL’AUTOSTRADA - Carrozzerie di vecchie automobili, sacchi dell’immondizia, cartoni, bottiglie rotte, scarpe, vestiti e molti altri rifiuti. Questo lo spettacolo che ci si trova di fronte percorrendo la stradina che taglia la rotatoria all’uscita del casello A4 di Bergamo. Qui si trova uno stabile abbandonato da molti anni e divenuto la dimora di senzatetto.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/degrado-vicino-al-casello-dell-autostrada_1029972_44/

Molte di queste aree sono rientrano nel progetto «Legami urbani» lanciato da Palafrizzoni che ha vinto il bando nazionale periferie. Gli interventi legati alla sicurezza saranno concentrati a Celadina, Boccaleone, Grumello del Piano, Carnovali e Malpensata. Gli alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica) di via Carnovali, via Martin Luther King, via Galmozzi, via Luzzatti e via Don Bosco saranno dotati di nuove telecamere per monitorare gli spazi pubblici. Oltre agli occhi elettronici sarà garantita la sorveglianza di queste zone grazie all’impiego di guardie giurate. Questa richiesta è stata più volte presentata dai residenti delle case popolari, che negli ultimi anni hanno subito decine di furti. L’amministrazione è già intervenuta potenziando l’illuminazione pubblica: l’impiego dei vigilantes sarà un ulteriore passo avanti. Gli ambiti da vigilare saranno individuati e pianificati insieme alla polizia locale, che avrà il compito di coordinare le guardie giurate e richiedere il loro intervento in caso di allarme.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/bergamo-area-ex-gasometro-i-residenti-denunciano-degrado-e-abbandono_1027777_44/

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rosanna Vavassori

8 anni, 2 mesi

Ma non eravate per il "no ai muri si ai ponti"?. Io aggiungerei pure i tappeti rossi e la fanfara di benvenuti in italia.

Caricamento
Ivan Milesi

8 anni, 2 mesi

Ah beh, la risposta sarebbero telecamere, illuminazione e vigilantes? Ma per favore! Un problema di emarginazione e povertà non si risolve con i proclami di maggior sicurezza.

Caricamento
gregorio macchione

8 anni, 2 mesi

A proposito dell'ex centrale Daste e Spalenga, in precedenza in verità già sufficientemente sistemata dall'impresa che aveva costruito gli edifici intorno, tanto che appena lo scorso maggio l'Eco di Bergamo scriveva: Daste e Spalenga, rinasce l’ex centrale. Viaggio nel gioiello dimenticato - Bergamo, l’ex centrale termoelettrica di via Daste e Spalenga è pronta ad aprire le sue porte ai bergamaschi grazie all’arte. Dal 28 maggio al 24 luglio la centrale riaprirà le sue porte con il progetto dell’artista contemporaneo Alfredo Pirri. Ora, dopo neanche un anno, il piano "Legami urbani" prevede una spesa di oltre 4 milioni e mezzo di Euro per la ristrutturazione di questa centrale. A mio avviso, le 58 aree dismesse dell'articolo sono l'effetto di un disagio di tanti diseredati che questa società non è riuscita a integrare. Si spendono milioni per sistemare qualche edificio ponendo una pezza agli effetti di questo disagio, ma non alle cause che lo ha generato e lo mantiene in vita.

Caricamento
Graziano Rosponi

7 anni, 8 mesi

I "barboni" sono in tutto il mondo occidentaie. Non sono certamente gli edifici dismessi e/o abbandonati che li creano, ma, stando alle cronache, sono persone che i diversi casi della vita hanno sbattuto in strada. Sono certamente da aiutare, ma con mezzi e persone adeguate, pena l'insuccesso assicurato.

VALTER BENZONI

8 anni, 2 mesi

Se queste strutture hanno un proprietario, lo si obbliga a ristrutturare/demolire e fare pulizia. Se son strutture pubbliche, idem!!!

Caricamento
Marco Finazzi

8 anni, 2 mesi

Nessuno può obbligare un privato ad intervenire su una sua proprietà se non sussistono motivi di pericolo pubblico. Se io sono proprietario di un immobile (ultimo esempio l'Una hotel in Celadina) non utilizzato, ma correttamente chiuso ed in sicurezza, mi spiega perché dovrei ristrutturarlo o demolirlo? Avrei tutto il diritto che non venisse danneggiato ma anzi che fosse, nel limite del possibile, tutelato dalle forze dell'ordine. Singolare la sua proposta...non impedire che qualcuno entri e danneggi una mia proprietà, ma, se non utilizzata, demolirla. Problema risolto alla radice.

giovanni comana

8 anni, 2 mesi

Concordo, questa è una delle differenze tra le nazioni sottosviluppate e quelle avanzate

andrea arrigoni

8 anni, 2 mesi

ben detto,e che si proceda. questa faccenda non riguarda un pollaio o che altro, ma grandi edifici/aree che impattano con l'ambiente/cittadini circostanti. se si vuole garantire e tutelare grandi speculazioni, basta dirlo. io non sono d'accordo.grazie

mario rossi

8 anni, 2 mesi

bisogna recuperare quello che c'è già non continuare a costruire e cementificare...

Caricamento
Guido Gipponi

8 anni, 2 mesi

concordo, e magari non autorizzare la costruzione di mostri inutili come il "muro" di via autostrada, dove qualche genio delle coop ha deciso di aprire un supermercato totalmente inutile, sempre vuoto, a pochi metri dall'Esselunga.

Graziano Rosponi

7 anni, 8 mesi

Come alla Cascina Rossa di Villa di Serio, eh?