Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 02 Febbraio 2022
Vaccinazioni anti Covid, in Lombardia oltre 6,5 milioni di adesioni alla terza dose
Più di 6,5 milioni di adesioni alla terza dose, tra già vaccinati e prenotati. Moratti: «La Regione Lombardia si conferma ai vertici in Italia e in Europa».
Oggi la Lombardia taglia un altro significativo traguardo nella lotta al Covid, grazie a una campagna vaccinale che non conosce sosta e che ha raggiunto l’80% dei cittadini lombardi vaccinati con la dose booster tra quelli che hanno ultimato il ciclo primario, prima e seconda dose, da almeno 120 giorni.
«Regione Lombardia si conferma ai vertici in Italia e in Europa - sottolinea la vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti - per la straordinaria campagna vaccinale. Le adesioni complessive si avvicinano al 92% della platea Istat di cittadini vaccinabili over 5 anni, con punte del 97% per gli over 60, del 96% se si considerano gli over 50 e del 94% se si parte dagli over 12».
Cresce l’adesione dei bambini 5/11 anni giunta al 39% dei 646.260 interessati totali ; da sottolineare anche il grande senso civico dei ventenni: la fascia 20/29 anni, che conta quasi 1 milione di giovani (994.876 secondo l’Istat) ha infatti superato il 98% delle adesioni alla campagna vaccinale e di essi ben il 64% ha già ricevuto la terza dose.
«L’Ats di Milano - rimarca Letizia Moratti - ha superato i 2 milioni di terze dosi somministrate, mentre Ats Insubria toccherà questa settimana il milione. Ats Bergamo, Brianza e Brescia hanno superato o si avvicinano alle 700.000, Val Padana a 450.000, Pavia ha toccato quota 300.000 e Ats Montagna punta a breve alle 200.000 dosi somministrate». « Nelle Rsa le terze dosi hanno abbondantemente superato quota 100.000 (112.958) , le farmacie sono vicine a tagliare il traguardo delle 200.000 (193.453), mentre le somministrazioni domiciliari si attestano a più di 62.000».
«La raccomandazione - conclude la vicepresidente Moratti - è quella di invitare tutti coloro che ancora non lo hanno fatto, specialmente i bambini e le loro famiglie, a farsi vaccinare fidandosi della scienza. Così come hanno fatto milioni di cittadini lombardi grazie all’impegno encomiabile di medici, personale sanitario ed amministrativo, militari, protezione civile e in particolare, voglio sottolineare, le centinaia di volontari che costituiscono un autentico valore aggiunto di cui essere orgogliosi. Una campagna vaccinale destinata ad entrare a pieno titolo nella storia della sanità lombarda, nazionale ed internazionale, la cui validità è testimoniata dai dati. A gennaio in Lombardia il rischio di morte per Covid di un non vaccinato rispetto ad un vaccinato con booster è risultato di 7 volte superiore. Per i casi positivi al Covid dal 1 dicembre a oggi, il rischio di essere ricoverato in Terapia Intensiva di un non vaccinato rispetto ad un vaccinato con booster è di 13 volte superiore».
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