«Università, investiti 107 milioni in opere
Ma ora chiediamo un aiuto alla città»

Dal 2000 ad oggi l’Università di Bergamo ha investito 107 milioni di euro in interventi di edilizia: 45 soltanto negli ultimi sei anni. Numeri che fanno dell’ateneo bergamasco il principale finanziatore delle opere pubbliche in città, dopo il Comune s’intende.

Tutte, o quasi, risorse dell’ateneo, se si considera che ben 99,9 milioni di euro messi a bilancio negli ultimi quindi ci anni alla voce investimenti provenivano dalle casse di UniBg. Ora, lascia intendere il rettore, è tempo di cambiare. «Il territorio ci è stato molto vicino, ha sostenuto le nostre iniziative come “Adotta il talento” e supportato l’avvio dell’internazionalizzazione ma non ha contribuito agli investimenti sulle infrastrutture. Oggi chiediamo ai bergamaschi un passaggio ulteriore: darci una mano sulle ultime opere, perché solo continuando a investire su servizi e infrastrutture, oltre che sull’offerta formativa, potremo tenere qui i nostri studenti e attirare quelli stranieri. Siamo cresciuti in fretta, forse il territorio fatica a starci dietro, ma ora siamo più sereni dal punto di vista finanziario, e più solidi, e per questo possiamo chiedere di più».

Con la convinzione che «investire non solo nel mattone ma in quello che ci sta dentro significa tenere qui la conoscenza. In una società complessa come la nostra in cui tutto cambia in modo così rapido, e in un territorio come quello bergamasco dove le imprese si muovono su scala globale e il sistema bancario è al centro di continue riflessioni, diventa fondamentale puntare sempre più sul “radicamento della conoscenza”, che nessuno può trasferire altrove».

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