Università di Bergamo, trend positivo delle immatricolazioni

I dati. L’Università di Bergamo registra un trend positivo nelle immatricolazioni. Sono 5.250 le matricole iscritte all’anno accademico. 2022/2023 ai corsi triennali e quinquennali a ciclo unico, mentre ammontano a 1.440 i neo iscritti alle lauree magistrali.

In aggiunta, a coronamento della qualità dell’offerta didattica dell’Ateneo orobico, il Master Executive in Gestione degli Asset Industriali e della Manutenzione (MeGMI), promosso congiuntamente da SdM – Scuola di Alta Formazione dell’Università degli studi di Bergamo e da POLIMI Graduate School of Management, business school del Politecnico di Milano, si riconferma al primo posto nella classifica di EdUniversal per la categoria «Industrial and Operations Management».

Le immatricolazioni

Si sono concluse venerdì 28 ottobre le immatricolazioni ai corsi di laurea dell’Università degli Studi di Bergamo: l’Ateneo orobico, dati alla mano, vede una crescita costante in termini di nuovi iscritti, ma anche nei residenti al di fuori della provincia di Bergamo e anche nella cittadinanza straniera (comunitaria o extra-comunitaria), con il contingente che cresce al 27,5% rispetto all’offerta magistrale in inglese.

L’incremento delle immatricolazioni emerge soprattutto in riferimento ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico: sono 5.250 le matricole iscritte all’a. a. 2022/2023 ai corsi della durata di 3 o 5 anni, mentre ammontano a 1.440 i neo iscritti alle lauree magistrali.

«L’Università degli Studi di Bergamo – fa il punto il Rettore Sergio Cavalieri – ha saputo, anche quest’anno, porsi come un’istituzione didattica con un’ampia offerta formativa, varia e di qualità, attrattiva per studenti provenienti da diverse aree, province e regioni. Sono infatti 2.643 gli immatricolati fuori sede, pari al 44% degli immatricolati; un dato in linea con quello rilevato nell’anno 2021/2022, segnale della crescente attrattività dell’Ateneo». Ritorno in aula in presenza, con la possibilità anche di sedi esterne, misure in sostegno agli studenti (lavoratori e non) e di diritto allo studio, incremento degli alloggi, open campus e servizio ristorazione sono tra le leve che rendono l’Università degli studi di Bergamo una meta interessante anche per gli studenti che arrivano da fuori regione o dall’estero.

Il premio

Il Master Executive in Gestione degli Asset Industriali e della Manutenzione – MeGMI, iniziativa promossa congiuntamente da SdM – Scuola di Alta Formazione dell’Università degli studi di Bergamo e da POLIMI Graduate School of Management, business school del Politecnico di Milano, ha conseguito il 1° posto nella classifica Best Master Ranking stilata da EdUniversal nella categoria «Industrial and Operations Management» per l’area geografica Western Europe.

La classifica annuale di EdUniversal coinvolge oltre 4000 università ed enti di formazione nel mondo presenti in oltre 154 Paesi; i Master selezionati per la graduatoria sono più di 5000 e coprono 50 ambiti di formazione. Il traguardo raggiunto vede il Master in Gestione degli Asset Industriali e della Manutenzione superare in classifica Master erogati da prestigiose Università inglesi, tedesche, francesi e spagnole.

I criteri utilizzati per la valutazione dei Master sono legati non solo al livello di soddisfazione dei partecipanti ma anche alle opportunità che questo genera e al riconoscimento, sia nazionale che internazionale, del livello di competenze acquisite durante il percorso formativo.

Il Master MeGMI nel corso delle sue 17 edizioni ha visto la partecipazione di più di 280 professionisti afferenti ad oltre 100 aziende di rilevanza nazionale e internazionale del tessuto industriale italiano (tra queste si annoverano Tenaris Dalmine, Eni, Italcementi, Brembo, SIAD e SIAD Macchine Impianti, Cotonificio Albini, Radici Group, Uniacque, Rete Ferroviaria Italiana, Unareti, Same Deutz-Fahr, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, CNH) e si rivolge a responsabili e professionisti operanti nell’area della gestione della manutenzione degli impianti industriali, dei sistemi infrastrutturali nonché ai fornitori di servizi collegati.

Il Master Universitario MeGMI, dalla sua prima edizione, si pone l’obiettivo di formare manager di manutenzione che, oltre a possedere adeguate competenze tecniche, siano in grado di gestire i processi di asset management in termini organizzativi e gestionali, governando l’impatto che questi hanno sul resto dell’organizzazione, sui suoi obiettivi di business, di qualità, sicurezza ed efficienza.

«Questo risultato, – commenta il rettore – frutto del lavoro sinergico tra UniBg e la Business School del Politecnico di Milano, in primo luogo, oltre che della collaborazione dei partner industriali aderenti al corso, ci riempie di orgoglio, a riconferma del valore di un percorso altamente specializzato, teso a formare i manager responsabili della gestione della manutenzione degli impianti industriali e dei sistemi infrastrutturali. In aggiunta, mi preme sottolineare che, in qualità di Centro di Ateneo dell’Università degli studi di Bergamo, SdM rappresenta il punto di incontro delle migliori risorse accademiche e professionali, oltre a rendere possibile la trasformazione della ricerca in futuro professionale: questo riconoscimento attesta a livello sovranazionale il ruolo cruciale che il nostro Centro d’Ateneo ha saputo ritagliarsi fin dalla sua creazione».

Gli fa eco la Cristiana Cattaneo, direttrice della SdM – Scuola di Alta Formazione dell’Università degli studi di Bergamo: «SdM è orgogliosa di questo riconoscimento che va ai docenti che hanno dato tanto valore al percorso, ma che dimostra anche come SdM sia luogo di sviluppo di percorsi, progetti e idee innovativi, capaci di creare conoscenza e valore per le persone e le imprese».

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