Università di Bergamo, ecco le indicazioni per le attività dopo il passaggio in zona arancione

Il Rettore dell’Università di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, lunedì 12 aprile ha inviato agli studenti una lettera con le «novità» che il passaggio della Lombardia alla zona arancione consente di apportare alle attività dell’Ateneo

Il Rettore dell’Università di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, lunedì 12 aprile ha inviato agli studenti una lettera con le «novità» che il passaggio della Lombardia alla zona arancione consente di apportare alle attività dell’Ateneo. «Come sapete – si legge nella lettera – io stesso sono il primo a promuovere, quando possibile, il recupero delle lezioni in presenza: conto che si possa iniziare a riprenderle nel periodo compreso tra mercoledì 14 aprile e lunedì 19 aprile 2021, ovviamente in maniera graduale, rispettando precise modalità e precauzioni e secondo le differenti esigenze logistiche e organizzative dei vari Corsi di Laurea e delle loro rispettive sedi. Sono in corso una serie di lavori nelle aule che vanno nell’ordine di una didattica sempre più moderna e interattiva (adeguamento tecnologico, elettrificazione e ulteriori miglioramenti in materia di sicurezza) e quindi potrebbe capitare che le lezioni saranno svolte in sedi diverse da quelle che solitamente siete abituati a frequentare: proprio perché si tratta di una fase molto dinamica, Vi consiglio di tenere controllati il sito di Ateneo e i siti di ogni corso di laurea, così che siate aggiornati in tempo reale sulle modalità adottate e sulle aule che saranno assegnate».

Quindi, alcune indicazioni pratiche: «Dalle ore 12.00 di martedì 13 aprile – scrive il Rettore agli studenti – avrete modo di visualizzare gli orari delle lezioni, dove sono evidenziati gli insegnamenti in presenza e quelli a distanza; sempre dalle 12.00 di martedì, potrete prenotare i posti per le lezioni in presenza».

Qui di seguito le misure per le varie attività:

• Le lezioni riprendono in modalità duale, e cioè contemporaneamente sia in presenza sia a distanza. Possono essere svolti in presenza i corsi che presentano un numero inferiore o uguale a 50 studenti. Se, monitorando la presenza degli studenti in aula, il numero di questi ultimi fosse prossimo o uguale allo zero, i Direttori di Dipartimento hanno facoltà di decidere di riconvertire a distanza l’erogazione dei corsi interessati, avendo ovviamente cura di avvisare i frequentanti coinvolti. Le lezioni sono comunque registrate e rimangono a disposizione degli studenti iscritti.

Gli esami di profitto rimarranno a distanza.

Gli esami di laurea e le proclamazioni del titolo di Dottore o Dottoressa rimarranno, per ora, a distanza.

I ricevimenti continueranno a distanza.

• Come già indicato, i tirocini seguiranno per tutto l’anno accademico 2020-2021 le regole, che abbiamo già comunicato nel documento riguardante la «fase 4».

• Sono confermati in presenza tutti i servizi universitari che sono prenotabili tramite app: biblioteche, mense, sale studio. Per quanto riguarda le sale studio, è possibile che vi siano assegnate aule diverse da quelle che eravate abituati a usare per lo studio individuale, sempre per le ragioni che vi ho detto prima riguardanti i lavori di implementazione degli ambienti e delle attrezzature didattiche.

Rimarrà in presenza anche lo sportello della segreteria studenti (lunedì 13.30-15.30; giovedì 10.00-12.00), anch’esso accessibile tramite prenotazione.

«Sono informazioni che già sapete – scrive il Rettore – ma che ho preferito ribadire per evitare che, in questo momento così delicato, quando la situazione emergenziale è ancora, purtroppo, assolutamente attiva e presente, non si rischi di fare passi falsi. Tengo a rassicurare soprattutto le studentesse e gli studenti del primo anno che, non appena le Autorità competenti ce lo consentiranno, riprenderemo le attività in presenza anche per loro: presumo che, come Vi ho già anticipato nella mia ultima comunicazione, questo avverrà auspicabilmente nell’ultima parte del secondo semestre dell’anno accademico in corso, quando l’andamento del contagio subirà l’arresto che tutti ci auguriamo. Ripongo su di voi la mia fiducia, consapevole che sia per chi deve rimanere a casa sia per chi può rientrare non è facile: da un lato si sopporta un isolamento forzato che non permette di cogliere appieno l’esperienza universitaria, dall’altro si potrebbe percepire qualche smarrimento e timore nei confronti delle attività in presenza, soprattutto quando ormai si è abituati a rimanere chiusi dentro le mura della propria abitazione, davanti al monitor di un computer».

«Ma sono due facce della stessa medaglia – conclude – che, insieme, riusciremo ad affrontare al meglio, ne sono sicuro. Dobbiamo ora, con gradualità, riscoprirci parte di una comunità di persone che coltivano gli incontri e li “abitano”, ossia li costruiscono negli spazi fisici del nostro Ateneo e li accolgono negli spazi metaforici della propria individualità. Coraggio, studentesse e studenti, iniziamo a riprendere in mano e a toccare da vicino la nostra Università e tutta la vita che essa contiene».

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