Cronaca / Bergamo Città
Martedì 17 Dicembre 2019
Università di Bergamo, boom di iscritti
Arriva il numero «programmato»
Arriva il numero «sostenibile e programmato» per le lauree triennali dell’ateneo bergamasco. Il Rettore: «Una scelta di garanzia per la qualità della didattica e della centralità dello studente».
Dopo il parere positivo del Senato accademico lunedì 16 dicembre e l’approvazione all’unanimità del Cda martedì 17 dicembre nel tardo pomeriggio, l’Università degli Studi di Bergamo ha varato il piano strategico 2020 – 2022, grazie al quale l’Ateneo delinea le linee d’azione in ambito di didattica, ricerca, terza missione e infrastrutture.
Un piano che delinea il nuovo volto dell’Università degli studi di Bergamo con nuovi spazi a disposizione degli studenti e al servizio della comunità, ma anche un notevole arricchimento dell’offerta formativa, grazie all’introduzione di nuovi corsi di laurea e percorsi in ambiti strategici. Ma soprattutto, l’Università ha deciso di introdurre il numero «sostenibile e programmato», dimensionato sulle infrastrutture e sul personale docente e tecnico-amministrativo. Una sperimentazione che nell’anno accademico 2020\2021 coinvolgerà le lauree triennali e l’anno successivo, salvo diverso avviso, anche le lauree magistrali.
Il numero «programmato e sostenibile» individuato per ogni singolo corso di laurea triennale, è in linea con la media elevata di immatricolati dell’ultimo triennio con alcune eccezioni che riguardano i quattro corsi di laurea più affollati, per i quali si è fissato un numero calmierato ma coerente con il numero registrato nell’a.a. 2018/2019. UniBg conta infatti 24mila iscritti, con un forte incremento degli stranieri (in crescita del 74,5%) e degli studenti fuori sede, (il 45% circa di iscritti da fuori provincia). In particolare l’anno accademico attuale registra un +15% sugli iscritti totali rispetto allo scorso anno e un +50% rispetto al 2012.
«Una scelta a garanzia della qualità della didattica e della centralità dello studente in tutte le dimensioni della vita universitaria – sottolinea il rettore Remo Morzenti Pellegrini che aggiunge – a conferma della massima attenzione al singolo studente, alla sua formazione e alla sua crescita con possibilità di approfondimento e di recupero per rimanere al passo con il percorso di studi scelto».
Per le prove di selezione per l’ammissione ai corsi di laurea triennali, l’Università si avvarrà infatti delle soluzioni proposte dal Cisia (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso). La nuova metodologia garantisce test differenziati per i diversi corsi di laurea, i Tolc (Test OnLine Cisia), che gli studenti hanno la possibilità di svolgere senza vincoli geografici e temporali. Il test infatti, è completamente informatizzato e può essere sostenuto in qualsiasi sede universitaria, tra le oltre 50 consorziate e nelle date ritenute migliori per lo studente all’interno di due sessioni, quella primaverile (da inizio febbraio fino al 24 aprile 2020) e quella estiva (entro il 31 agosto 2020).
Il Tolc ha la doppia funzione di test di selezione e test di valutazione delle competenze iniziali (Tvi), così che lo studente potrà colmare eventuali debiti formativi, in anticipo rispetto all’inizio delle lezioni. Un modo per valutare le proprie conoscenze e un mezzo per orientare gli studenti della scelta del percorso più adatto alle proprie esigenze e competenze.
Nel piano strategico promosso dall’Università, sono stati inoltre toccati tre aspetti fondamentali, punti cardine del processo di sviluppo dell’Ateneo: la tecnologia, imprescindibile nello sviluppo delle capacità e dello spirito critico di ogni persona; la persona, sempre al centro dell’operato dell’Ateneo le cui azioni sono volte a valorizzarne e tutelarne le specificità e a favorirne l’operato all’interno della società e la società stessa, dove l’Ateneo opera e come tale è imprescindibile la relazione con essa e la comprensione delle sue dinamiche di cambiamento.
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