Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 22 Febbraio 2019
Tutor riacceso, ma non a Bergamo
In A4 calo degli incidenti dell’11,6%
Spento quasi contemporaneamente su quasi tutte le tratte autostradali italiane tra fine aprile e maggio dell’anno scorso, in realtà il «Safety Tutor» è già stato riattivato su alcune tratte, ma non sull’A4.
Anche perché il Tutor precedentemente in funzione si basava su una tecnologia il cui brevetto, però, per i giudici non appartiene ad Autostrade per l’Italia, bensì della piccola azienda toscana «Craft» che l’aveva ideato. Così le Autostrade – per evitare una multa di 5 mila euro al giorno da pagare alla «Craft» – sono corse al riparo, attivando un nuovo Tutor, che in realtà si chiama «Sicve Pm», dove le ultime due consonanti stanno per «plate matching». E il nuovo Tutor è stato acceso a partire da fine luglio, in via sperimentale, su 31 tratte: la nuova tecnologia confronta non la sola targa (perché questo violerebbe il brevetto del Tutor) bensì l’intera foto dell’auto, confrontandone anche alcuni tratti distintivi e consentendo di identificarlo in maniera univoca. In precedenza se paradossalmente (ma vari casi sono capitati) se un’auto con una targa rubata veniva multata con il Tutor, la sanzione arrivava al proprietario della targa, anche se l’auto poteva essere differente.
Ora, come detto, i tratti autostradali già serviti dal nuovo Tutor sono appunto 31: i primi vennero accesi il 27 luglio scorso. L’11 dicembre se ne sono aggiunti 9, per un totale di 31 tratte coperte dal Tutor di nuova generazione. Pochi se si pensa che il «vecchio» Tutor copriva ben trecento tratte. A ogni modo, il nuovo «Sicve Pm» funziona sull’A10 nel Savonese; solo sulla carreggiata nord dell’A7 Milano-Genova (tratto Busalla-Ronco Scrivia e Ronco Scrivia-Isola del Cantone); sulla A26 Voltri-Gravellona Toce, nel tratto che inizia a Masone, in direzione nord verso Broglio e direzione sud a Massimorisso; sulla A13 Bologna-Padova, nel primo tratto verso nord, Bologna Interporto-Altedo e Altedo-Ferrara Sud; sulla A14, nel tratto tra Forlì e Faenza e da Faenza all’allaccio della diramazione per Ravenna; sulla A30, tra gli svincoli di Sarno e Nocera-Pagani, in direzione sud. Ma quando saranno riaccesi anche sull’A4, attualmente completamente scoperta da Torino a Trieste? Non è dato a sapersi: l’attivazione potrebbe scattare tuttavia da un giorno all’altro. Quindi, in ogni caso, e indipendentemente dal Tutor, prudenza.
Nonostante l’assenza del tutor se si confronta il numero di incidenti (di tutti i generi: senza o con feriti, fino ai mortali) rilevati dalla Stradale nel 2017 e nel 2018, si registra un calo dell’11,6%. Nello specifico, in tutto il 2017 si sono registrati 611 incidenti, mentre nel 2018 si è scesi a 540. Nel primo semestre del 2017 gli scontri rilevati erano stati 284, nel secondo 327. Il confronto tra il primo e il secondo semestre dell’anno scorso – con interruzione dunque all’incirca corrispondente con lo spegnimento del Tutor – fa registrare un numero praticamente costante di incidenti: 262 nel primo e 278 nel secondo semestre. Quanto alle sanzioni comminate dal Tutor, le multe vengono gestite a livello centrale, a Roma: in tutto il 2018, sull’intera rete nazionale coperta dal dispositivo, sono state registrate e sanzionate 45.389 violazioni di velocità. Nel 2017 erano state ben 468.389.
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