Cronaca / Bergamo Città
Martedì 23 Marzo 2021
Truffa dei diamanti per investimento
C’è la possibilità di riavere almeno il 15%
Federconsumatori informa i cittadini sugli sviluppi di una vicenda che ha coinvolto molti risparmiatori anche bergamaschi.
Ecco la comunicazione di Federconsumatori Bergamo.
«Meno di un mese fa il Consiglio di Stato aveva smontato la tesi di Banco Bpm, che sosteneva di aver avuto un semplice ruolo di “segnalatore” nella vendita dei diamanti a sovrapprezzo, mentre in realtà l’istituto di credito aveva avuto un ruolo attivo nella dinamica contrattuale tanto da aver addirittura deputato un «referente» nel proprio organico per proporre «l’investimento» in diamanti ed «assistere» il correntista nell’acquisto.
Lo scorso 21 marzo è stata notificata ai creditori la relazione periodica sul secondo semestre del 2020 del fallimento IDB spa. Dall’analisi del documento emerge chiaramente come i diamanti di proprietà del fallimento sono stati contabilizzati per 13,9 milioni di euro, a fronte dei 41,7 milioni di euro risultati a bilancio.
Dall’analisi della relazione periodica emerge che il 15% dell’investimento “offerto” sarà effettivamente riconosciuto. Questo su proposta del curatore del fallimento, fatta propria dal Giudice Delegato a tutti quelli che hanno acquistato da IDB spa, per il tramite delle banche che non hanno risarcito integralmente i risparmiatori.
Analizzando con precisione il rendiconto del secondo semestre 2020, il curatore fallimentare IDB spa ha stimato un attivo finale di circa 30 milioni di euro a fronte di un passivo di circa 90. Se i numeri sono quelli, e non dubitiamo che il curatore abbia fatto una stima al rialzo, il 15% proposto è capiente.
Si invita, pertanto, tutti coloro che hanno acquistato i diamanti per il tramite delle Banche a considerare di insinuarsi nel passivo del fallimento IDB spa per il recupero del 15% dell’investimento tramite la procedura di insinuazione nel passivo.
Federconsumatori Bergamo è a disposizione di coloro che non avessero ancora deciso di insinuarsi al passivo per l’assistenza nella formulazione della richiesta».
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