Tribunale senza carta igienica?
Tutta colpa di un misterioso sabotatore

Chi ha intasato quei wc con la carta igienica? La domanda riecheggia fra le austere pareti del palazzo di giustizia di via Borfuro, dove di solito si cerca di scoprire la verità su ben più rilevanti misteri.

Ma tant’è: da circa un mesetto l’amministrazione tribunalizia ha affisso nei bagni il cartello: «Avviso all’utenza. Visti i continui intasamenti dovuti al consumo eccessivo di carta, si informa che questo servizio non è fornito di carta igienica». Un problema di risorse che fa il paio con i soliti «non ci sono i soldi per la benzina delle auto e il toner per le stampanti»? Pare di no. È vero che da quando la competenza sulle spese è passata dal Comune al ministero le cose sono sensibilmente peggiorate – basti pensare a uno degli ascensori, rimasto guasto per diverse settimane – ma sembra proprio che l’assenza di carta igienica nei gabinetti di via Borfuro non sia conseguenza solo di questioni economiche.

Qualcuno – si narra a palazzo – ultimamente si sarebbe divertito a intasare i wc gettandovi a piene mani carta igienica appallottolata, senza risparmiare le resistentissime e insolubili salviettine asciugamano, al solo scopo di otturare gli scarichi e creare fastidiosi problemi all’amministrazione, costretta più volte all’intervento risolutore dell’idraulico.

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