Tre anni fa l’incidente del Boeing in Etiopia costato la vita ai tre volontari di Africa Tremila

L’anniversario Il 10 marzo 2019 lo schianto del volo decollato da Addis Abeba: le vittime furono in tutto 157, tra cui Matteo Ravasio, Carlo Spini e Gabriella Viciani, volontari di Africa Tremila. Che ha dedicato loro l’ospedale a Juba, in Sud Sudan, che i tre stavano andando a completare, e tre progetti in altrettanti siti di missione internazionale.

Sono passasti tre anni dall’incidente del volo Ethiopian Airlines 302 che il 10 marzo 2019, in Etiopia, costò la vita a 157 persone, tra cui il bergamasco Matteo Ravasio, commercialista di 52 anni, volontario dell’associazione cittadina «Africa Tremila», e i coniugi Gabriella Viciani e Carlo Spini , quest’ultimo presidente della onlus di Bergamo che si occupa di attività missionarie e la moglie a sua volta volontaria dell’associazione.

Ai tre è stato intitolato l’ospedale «Three Angels health center» di Juba, in Sud Sudan , che i volontari stavano andando a completare proprio per Africa Tremila, che ora ha dedicato tre progetti internazionali di missione proprio a Matteo, Carlo e Gabriella, i cui visi sorridenti sono presenti sulle pareti della sede di «Africa Tremila» ma soprattutto impressi nei cuori dei volontari e amici che li hanno conosciuti.

L’incidente di tre anni fa aveva scosso il mondo del volontariato di Bergamo. L’aereo, un Boeing 737 Max 8 di soli quattro mesi, era precipitato poco dopo il decollo dall’aeroporto internazionale di Addis Abeba . I passeggeri italiani erano in tutto otto, tra cui appunto i tre volontari di Africa Tremila.

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