Trasporto dalla Svizzera fuori norma
Comminata maxi multa da 5mila euro

La Polizia stradale di Bergamo ha fermato un’autotrasportatore svizzero che non era i regola con le norme comunitarie sul trasporto.

Nella mattinata di mercoledì 22 agosto, una pattuglia di Polizia Stradale, durante i controlli finalizzati all’accertamento delle violazioni in materia di autotrasporto per la prevenzione della concorrenza sleale e la corretta applicazione delle pause e tempi di guida, ha comminato una multa di 5.000 euro un conducente svizzero per un trasporto di materiale in regime di cabotaggio.

Il cabotaggio in generale si configura come un trasporto all’interno dei confini nazionali, svolto da un vettore comunitario su commissione di una ditta italiana, che prevede l’inizio e la fine del viaggio all’interno dei confini italiani, sfruttando la prescritta autorizzazione europea, al fine di non causare danno alle ditte nazionali per concorrenza sleale.

Nello specifico, l’autotrasportatore elvetico aveva eseguito un trasporto di cose per conto terzi in regime di cabotaggio, in qualità di vettore appartenente ad un paese non ammesso a svolgere tale attività per assenza di accordi fra lo Stato italiano e quello elvetico. Il mezzo pesante, partito dalla Svizzera, dopo aver caricato una grossa quantità di cemento in una località in provincia di Bergamo, ripartiva verso la Valtellina dove avrebbe dovuto essere scaricata la merce nonostante il divieto vigente.

La pattuglia di Polizia Stradale ha proceduto al ritiro della carta di circolazione e al fermo amministrativo del mezzo pesante. Nella circostanza, l’autotrasportatore elvetico, appartenente ad un Paese extracomunitario, aveva violato la normativa essendo abilitato solo ad effettuare un trasporto Svizzera-Italia- Svizzera. Anche la ditta caricatrice e quella destinataria della merce sono state sanzionate con un verbale amministrativo pari a 3.000 euro.

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