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Uno dei classici intramontabili di Sir Alfred Hitchcock, oggetto ibrido ed esemplare, misterioso nella sua perfezione cinematografica e nella sua audacia artistica. È un Hitchcock che usa le forme dell’arte pop con consapevolezza ed ironia feroce, nutrendosi della loro potenza grafica e piegandole alla propria oscura visione.
L’ingannevole azzurro di Bodega Bay, i bagliori platino della chioma di Tippi Hedren, il pentagramma stridulo di quelle ali nere, sempre più numerose, sempre più minacciose; e poi solo loro, gli uccelli, divenuti l’unica cosa visibile, l’unica pensabile, l’unico destino. C’è chi ci ha visto un’allegoria della rivoluzione. O più cupamente, della condizione umana. Certo tocca corde profonde, se da cinquant’anni guardiamo con qualche apprensione ogni filo elettrico su cui i pennuti si dispongono in fila...
Paese: USA
Anno: 1963
Durata: 120’
Con: Tippi Hedren, Rod Taylor, Jessica Tandy, Suzanne Pleshette.
Lunedì 7 gennaio alle 21.00 | Auditorium Piazza della Libertà, Bergamo
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