Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 24 Aprile 2017
Test Invalsi, Bergamo promossa
Italiano e matematica sopra la media
La scuola bergamasca funziona. Secondo i risultati dei test Invalsi elaborati dal ricercatore Paolo Barabanti si registrerebbero picchi particolarmente significativi dopo dieci anni, ovvero in seconda superiore per quanto riguarda matematica e italiano.
La scuola bergamasca funziona. Secondo i risultati dei test Invalsi, svolti dagli studenti dopo due, cinque, otto e dieci anni dall’inizio del percorso scolastico, la scuola nella nostra provincia sembrerebbe proprio funzionare, riuscendo a trasmettere ai ragazzi le conoscenze di base sia della matematica che della lingua italiana. Con picchi particolarmente significativi dopo dieci anni, ovvero in seconda superiore: per quanto riguarda matematica gli studenti bergamaschi che a quest’età si inseriscono nella fascia di apprendimento alta sono l’11,4% del totale, mentre a livello regionale la percentuale di studenti in questa stessa fascia scende al 7,6%, e a livello nazionale al 4,9%. In italiano invece, per la stessa fascia d’età, la percentuale di apprendimento elevato arriva addirittura al 37,2%, contro il 6,9% regionale e il 4,3% nazionale.
Questi risultati - elaborati da Paolo Barabanti, insegnante di scuola primaria e dottore di ricerca in Valutazione dei sistemi educativi che collabora con il dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica di Brescia e con Scienze della formazione primaria all’Università degli Studi di Bergamo che nel corso dei suoi studi ha analizzato proprio i dati delle prove Invalsi - si inseriscono in una cornice altrettanto positiva. «A livello generale – spiega – le percentuali di risposte corrette è superiore al 50% in tutte le classi e gli indirizzi, a parte per quello che riguarda la matematica nell’indirizzo professionale. Quasi ovunque, comunque, i dati sono più alti rispetto alla media del resto d’Italia: uno scenario positivo da un punto di vista generale».
I dati positivi vengono confermati anche da Damiano Previtali, dirigente del Miur per quanto riguarda la valutazione del sistema nazionale di istruzione e formazione. «In Lombardia – spiega – il riscontro è positivo, così come a Bergamo dove ci sono risultati buoni ed eccellenti. In particolare sono significativi i dati che classifichiamo come “Escs” (l’indice di status socio-economico-culturale): rispetto ad altre regioni, in Lombardia abbiamo, a fronte di situazioni economiche e culturali spesso sfavorevoli, risultati scolastici eccellenti».
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