Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 29 Aprile 2021
In libertà vigilata i 9 ex terroristi italiani fermati in Francia, ancora latitante Di Marzio. Al via il 5 maggio il processo sull’estradizione
L’operazione «Ombre Rosse». Luigi Bergamin e Raffaele Ventura, due dei tre ex terroristi rossi ricercati dopo l’ondata di arresti di mercoledì 28 aprile in Francia, si sono costituiti nella mattinata di giovedì 29. Tra i sette fermati mercoledì c’è anche il bergamasco Narciso Manenti, condannato all’ergastolo nel 1986 per l’omicidio del carabiniere Giuseppe Gurrieri in Città Alta.
I 9 ex terroristi italiani per i quali la giustizia francese dovrà esaminare l’eventualità dell’estradizione rientreranno tutti a casa giovedì sera 29 aprile. Lo apprende l’Ansa da fonti dell’inchiesta. Per ognuno di loro, il giudice ha deciso vari gradi di libertà vigilata, che vanno dall’obbligo di firma all’obbligo di essere presenti in casa in certi orari. Tutto questo in attesa dell’inizio delle udienze per ognuno di loro davanti alla Chambre de l’Instruction per la richiesta di estradizione italiana. Comincerà mercoledì 5 maggio in Francia il processo sull’estradizione.
Luigi Bergamin e Raffaele Ventura, due dei tre ex terroristi rossi ricercati dopo l’ondata di arresti di ieri mattina in Francia, si sono costituiti nella mattinata di giovedì 29 aprile a Parigi. Dei dieci colpiti da mandati di cattura resta quindi latitante soltanto Maurizio Di Marzio. Tra i sette fermati mercoledì, come noto, c’è anche il bergamasco Narciso Manenti, ex Nuclei Armati Contropotere Territoriale, condannato all’ergastolo nel 1986 per l’omicidio del carabiniere Giuseppe Gurrieri in Città Alta.
«Non è scappato ma semplicemente ieri mattina non era a casa. Quando ha saputo» che era ricercato «ha deciso di costituirsi». A spiegarlo all’Ansa è l’avvocato Giovanni Ceola, legale di Luigi Bergamin, un tempo militante dei Proletari Armati per il Comunismo e tra gli ex terroristi destinatari di un mandato di arresto europeo eseguito in Francia. Bergamin, 73 anni, vive a Parigi, e come è stato riferito, «era da tempo che si aspettava» di essere arrestato per espiare 16 anni e 11 mesi per concorso morale negli omicidi del maresciallo Antonio Santoro e dell’agente della Digos di Milano Andrea Campagna avvenuti nel 1978 e 1979.
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